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ORIENTAMENTO FORMAZIONE E LAVORO
sono altrettanto per trasmettere i“valori
del lavoro”.
Inoltre in questi ultimi decenni la
famiglia – importante fonte di trasmis-
sione dei valori sul lavoro - è andata
incontro a profondi cambiamenti la-
sciandosi alle spalle un modello
rurale
dove la concezione del lavoro si fon-
dava sullo spirito di sacrificio, dedizio-
ne, abnegazione, fatica, concretezza,
aspetti che senz’altro sono propri della
centralità del lavoro.
Infine, l’enorme importanza assunta
dai mass media nell’informazione/for-
mazione dell’identità dei giovani non
sempre aiuta a dare l’esatta visione del-
le professioni e del mondo del lavoro
proprio sotto il profilo della Centralità
del lavoro. Il successo e il guadagno
che la televisione, ad esempio, offre
non sempre permettono di percepire
le reali dimensioni del “tempo dedica-
to” per raggiungere quel successo: la
casalinga simpatica che prepara dei
piatti regionali e il premio Nobel che
spiega la sua scoperta non “trasmette”
il diverso tempo dedicato che li ha
portati lì.
Sul piano empirico va segnalato la
rassegna di studi di Sharaby e Harpaz
(2007) che evidenziano come nel mon-
do occidentale, negli ultimi decenni,
assistiamo a una diminuzione della
centralità del lavoro mentre aumenta
l’importanza data al tempo libero.
Twenge e Kasser (2013) fanno anche
rilevare che se da una parte, nell’oc-
cidente negli ultimi tre decenni è di-
minuita nei giovani la centralità del
lavoro, dall’altra parte sono anche au-
mentati i valori materialistici (maggiore
bisogno di denaro e oggetti costosi) e
ciò rappresenta una crescente discre-
panza tra il desiderio di soddisfazioni
materiali e la volontà di attivare il la-
voro necessario per ottenerli.
Speaks (2013) ha indagato la Cen-
tralità del lavoro in un campione di
studenti universitari mettendola in re-
lazioni agli interessi per il tempo libero,
riscontrando che gli studenti orientati
al lavoro, rispetto agli studenti orientati
al
leisure
, hanno maggiori preferen-
ze per attività come il giardinaggio
e “arti e mestieri”. Ciò perché queste
attività del tempo libero richiedono
conoscenze, attività fisiche e mentali,
di pianificazione, tipiche delle attività
lavorative.
Kulenovic & Super (1995) hanno in-
dagato la relazione tra la Centralità del
lavoro, la maturità professionale (
career
maturity
) e il livello di educazione, ri-
scontrando che la Centralità del lavo-
ro, che è maggiore negli studenti che
intendono proseguire negli studi, è in
relazione con la maturità professionale.
Il soggetto della centralità del lavoro
è stato affrontato dall’università dello
Stato del Michigan con un program-
ma rivolto agli studenti dal titolo
How
Central is Work to Young Adults?
(Chao,
Gardner, 2007). Il programma si pone
come obiettivo di informare e far ri-
flettere lo studente sulla dimensione
della centralità del lavoro, allargando
così l’orizzonte dei valori riguardanti
il lavoro e ampliando le loro opzioni
sulle scelte di vita.
La pubblicazione inizia con la defi-
nizione del costrutto della centralità
del lavoro e di com’è cambiata la sua
importanza nei giovani nel tempo.
L’argomento successivo affronta le
differenze possibili tra maschi e fem-
mine nella centralità del lavoro e le
eventuali barriere culturali e sociali
che alimentano tali differenze. Infine
sono analizzate le caratteristiche dei
giovani che presentano alti, medi e
bassi valori nella centralità del lavoro
in relazione ad aspetti salienti della vita
lavorativa e dove si riscontra che chi
ha un’alta centralità del lavoro hanno
una
visione
più chiara e un piano più
definito della sua carriera e un modo
meno stressante di affrontare le situa-
zioni lavorative.
Fortunato Mior
Psicologo COR
Pordenone