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ORIENTAMENTO FORMAZIONE E LAVORO
A
LA CENTRALITÀ DEL
LAVORO
L’IMPORTANZA DEI VALORI
PROFESSIONALI DELLA PERSONA
Fortunato Mior
CENTRALITÀ
DEL LAVORO: LA
DEFINIZIONE DEL
COSTRUTTO
Il costrutto della
Centralità del lavoro
,
inteso come espressione di valori pro-
fessionali di una persona, in passato
è stato poco considerato dalla ricerca
sociale, anche se – almeno in ambito
sociologico – una sua definizione ri-
sale agli inizi del ’900 con lo studio di
Weber sull’etica del protestantesimo.
Nella nota tesi esposta da Weber
(1930) si sostiene che la “mentalità”
del protestante abbia influenzato la
nascita di una “mentalità” capitalista:
dove cioè la persona è portata a con-
siderare il lavoro come un valore in
se stesso, perché attraverso il lavoro,
o meglio attraverso il reinvestimento
dei frutti del lavoro, si possono ge-
nerare iniziative economiche e ave-
re così altro benessere, considerato,
quest’ultimo, come il segno tangibile
della grazia divina.
Nel dopoguerra nell’ambito della
psicologia vanno segnalati sia alcu-
ni questionari tendenti a valutare il
livello di “etica protestante”, come il
Protestant ethic scale
di Mirels e Garett
(1971), sia alcuni apporti in qualche
modo pertinenti con il tema della cen-
tralità del lavoro:
l
Meclelland e Atkinson (1953) intro-
dussero il costrutto di
bisogno di
realizzazione
(need for achievment)
riguardante la necessità, per deter-
minate persone, come il protestante,
di portare a termine un compito con
successo.
l
Dubin (1956), invece, spostò l’atten-
zione dall’etica del lavoro alla perce-
zione degli interessi centrali della vita
elaborando un questionario che per-
metteva di confrontare l’importanza
per il
proprio
lavoro – non il lavoro in
generale - con altre aree della propria
vita come la famiglia e il tempo libero.
Solo dagli anni ’80, il costrutto è stato
analizzato con maggiore sistematicità
ed è stato confrontato con altri fattori
simili o sovrapponibili.
Kostek (2012) riporta le principali de-
finizioni di
Centralità del lavoro
:
l
Per Manheim (1975) riguarda i con-
tenuti relativi al lavoro nei processi
mentali dell’individuo, che si riflettono
nel modo di rispondere a questioni
che lo coinvolgono nel ruolo di lavo-
ratore come preoccupazioni, il grado
di conoscenze e degli interessi.
l
Per Warr e Cook (1979) riguarda il
grado con cui una persona vuole
impegnarsi nel lavoro.
A parità di condizioni le
persone che mettono al
centro della loro vita il
lavoro hanno maggiori
probabilità di continuare
a lavorare anche dopo
una grossa vincita (e
viceversa). Quale ruolo
gioca la centralità del
lavoro nella costruzione
dell’identità professionale
o nella ricerca di una
professione?