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QUADERNI DI
ORIENTAMENTO
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recensione cercherò di approfondire al-
cune delle principali tematiche trattate
nel libro.
L’idea che gli individui possano essere
raggruppati in alcune limitate categorie
psicologiche è presente fin dall’antichità
classica. Secondo questo orientamento
di pensiero ogni individuo sviluppa, nei
primi anni di vita, una particolare per-
sonalità o carattere. Ogni personalità
presenta un insieme di schemi menta-
li inconsci che regolano l’affettività, la
percezione e l’azione e che dipendono
sia da variabili biologiche sia dalla storia
individuale. Le ricerche sviluppate in am-
bito antropologico e psicologico hanno
cercato di identificare i principali tipi di
personalità. In quasi tutte le pellicole
fino ad ora realizzate, i personaggi sono
dotati di uno spessore psicologico che
consente una collocazione funzionale
nelle diverse tipologie o istanze indivi-
duate dai grandi studiosi della mente
e del comportamento umano. Applicati
all’arte cinematografica, le ricerche di
Freud, Jung, Campbell e altri scienziati,
oltre ad esplicitarsi attraverso esem-
pi emblematici, si rivelano importante
strumento di analisi e scrittura filmica.
Dopo la panoramica su alcune teorie
della personalità che trovano riscontro
e simbolizzazione nelle rappresentazioni
cinematografiche, D’Agostini e Fabbro
nel loro libro introducono un recen-
te modello di tipizzazione caratteriale:
l’enneagramma dei tipi psicologici. E’
un diagramma a forma di stella a nove
punte sviluppato nell’antico oriente e
giunto fino a noi tramite la tradizione
orale dei maestri sufi. Nel Novecento,
dopo secoli di silenzio, Gurdjieff ha por-
tato l’enneagramma in Occidente. Suc-
cessivamente Oscar Ichazo, un maestro
spirituale boliviano, approfondì e divulgò
la conoscenza dell’enneagramma, iniziò
a utilizzarlo nella diagnosi delle persona-
lità, collocando correttamente i diver-
si tipi psicologici entro la stella a nove
punte. Un ulteriore approfondimento
è stato svolto da Claudio Naranjo (per
un periodo allievo di Ichazo), che iniziò
a perfezionare l’applicazione delle idee
esposte da Ichazo.
L’Enneagramma delle personalità
elaborato da Naranjo, costituisce un
modello della psiche nel quale sono pre-
senti nove passioni ovvero nove risposte
alle carenze o dissonanze originarie. Se-
condo quest’ottica, esistono nove carat-
teri fondamentali, gli enneatipi. Come
già accennato nell’introduzione, ogni
enneatipo è dominato da una passione,
su cui si struttura la personalità, e che
è identificabile, con un lavoro d’intro-
spezione, aldilà di apparenti differenze
dovute a molteplici variabili individuali,
quali l’età, la cultura, il sesso, lo stile di
vita e quant’altro. Ad esempio l’ennea-
tipo “quattro” è dominato dall’invidia,
intesa come senso di carenza profon-
da, che porta all’autosvalutazione e ad
un costante desiderio di un ‘qualcosa’,
non necessariamente di tipo materiale;
vive quindi in un perenne e malinconico
anelito. Come ha sostenuto Giacomo
Leopardi (che probabilmente apparte-
neva a questo tipo di personalità): “La
realtà non è mai bella tanto quanto ce
la siamo immaginata, per cui molte volte
è meglio rimanere nel sogno piuttosto
che nella realizzazione di ciò che ci era-
vamo immaginati, perché nel momento
in cui prende forma perde il fascino e
la magia”.
Per ogni carattere esistono tre varian-
ti, a seconda che predomini l’istinto di
autoconservazione, l’istinto sessuale o
l’istinto sociale. A questo punto gli au-
tori del libro descrivono e analizzano per
ogni sottotipo due personaggi cinema-
tografici di due film differenti. Chi legge
il libro studiando le caratteristiche del
personaggio e guardando in maniera
analitica i film proposti può riuscire a
comprendere le varie tipologie di perso-
nalità umana e soprattutto incominciare
a conoscere se stesso.
Molti sono i libri pubblicati rivolti a co-
loro che si avvicinano per la prima volta
all’enneagramma, con semplificazioni,
test, caricature e schemi; materiali utili
per farsi un’idea dei diversi tipi ma assai
riduttivi, in quanto la complessità del
sistema non può esaurirsi nella lettu-
ra di poche pagine, che non riescono a
spiegare in modo approfondito le tante