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QUADERNI DI
ORIENTAMENTO
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personale lungo tutto l’arco della
vita;
differenziazione delle attività pro-
poste a supporto delle transizioni
sociali e lavorative;
definizione di standard di riferi-
mento per la gestione dei servizi
di orientamento;
monitoraggio e valutazione delle
azioni erogate e dei relativi esiti
raggiunti.
La presa in esame di tali aspetti
permetterebbe di superare le so-
vrapposizioni e inefficienze causate
dai molteplici servizi territoriali pre-
senti e di “soddisfare completamen-
te la domanda espressa dagli utenti”
(Pombeni, Vattovani, 2005). Infatti,
lo sviluppo di un sistema territoriale
integrato di orientamento prevede
che ciascun attore sviluppi - per la
propria specifica competenza – co-
operazione, condivisione di risorse,
creazione di opportunità e relativa
facilitazione di accesso.
A corollario del successivo excur-
sus sulla realtà organizzativa azien-
dale si inserisce la contestualizzazio-
ne di tali considerazioni per il sistema
dell’orientamento in termini di svi-
luppo socio-economico del territorio
locale (capitolo“Gli aspetti psicologi-
ci dell’innovazione”): orientamento
al mercato, miglioramento della qua-
lità e dei processi di innovazione, cre-
azione di una comunità di pratiche.
In particolare a quest’ultima si de-
manda un livello di integrazione - da
porre in essere in parallelo a quello
istituzionale locale - che possa favo-
rire lo scambio di informazioni, la
condivisione di analisi e progettuali-
tà, la definizione di attività di integra-
zione, qualità e innovazione.
La parte conclusiva del volume
(capitoli “I cardini per un’ipotesi di
architettura dei servizi di orienta-
mento”e“La gestione di un modello
integrato per lo sviluppo delle inno-
vazioni”) propone - in seguito alle
riflessioni teoriche presentate -
un’ipotesi di sviluppo concreta dei
servizi di orientamento.
Vengono presentate le aree fonda-
mentali di sviluppo e per ognuna
sono declinate le attività di orienta-
mento attivabili e gli attori territoriali
(sistemi Istruzione, Formazione pro-
fessionale e Lavoro) istituzionalmente
competenti per la loro erogazione.
Auto-orientamento (competenze
per la gestione delle transizioni):
accoglienza, educazione all’auto-
orientamento, didattica orientati-
va, profilo di orientamento perso-
nale, informazione orientativa,
pre-socializzazione al lavoro;
Imprenditorialità (qualità e carat-
teristiche imprenditoriali):
educazione all’imprenditorialità,
orientamento all’imprenditoriali-
tà, profilo delle risorse imprendi-
toriali;
Innovazione (comportamento
pro­fessionale innovativo): educa-
zione alla creatività e alla com-
plessità, orientamento all’innova-
zione, profilo delle risorse inno-
vative;
Carriera (competenze progettuali
per la carriera professionale):
educazione alla decisione e pro-
gettazione di carriera, orienta-
mento alla carriera, sviluppo di
carriera.
Infine, vengono fornite indicazio-
ni utili per la gestione operativa del
sistema di orientamento delineato
e per il delicato quanto fondamen-
tale momento di valutazione del
processo attivato al fine di renderlo
trasferibile in altre realtà territoriali.
Multidisciplinarità e specificità
do­vranno essere i fondamenti del
lavoro di rete che si andrà a costru-
ire e rappresenteranno al contem-
po il maggior punto di forza del si-
stema di
governance
che verrà deli-
neato.
Sara Vizin
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