Quaderno 36 - page 110

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QUADERNI DI
ORIENTAMENTO
36
ti dall’autore, mentre l’opera i “
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cappelli per pensare
”propone un’in-
teressante rivoluzione del concetto
di
problem solving
, ed il libro “
Una
bella mente
” ripercorre le tappe per
una relazione adeguata con l’altro
(diverso da me), il testo qui propo-
sto ed accostato alle sei forme geo-
metriche, rinvia ad una modalità di
gestire l’informazione e contro il
suo abuso quotidiano, in una ricet-
ta di “
problem setting
” davvero mai
banale.
Studi e ricerche di psicologia spie-
gano, infatti, che la nostra attenzio-
ne è in maniera preferenziale attrat-
ta dall’insolito e la nostra percezione
incorre spesso in errori, a causa del
sovraccarico di informazioni a cui è
costantemente esposta, con imme-
diati risvolti di confusione e di ge-
stione errata dei dati esterni. L’uo-
mo, inoltre, per sua natura, ha ne-
cessità e bisogno di credere che le
cose e le notizie apprese corrispon-
dano al vero e per tale ragione com-
mette spesso errori di valutazione
quanto mai pericolosi.
In questo senso il testo aiuta il let-
tore a trarre valore dall’informazio-
ne attraverso una semplificazione
grafica delle diverse forme che essa
può assumere, aiutando così l’atten-
zione ad indirizzarsi nella giusta di-
rezione, approssimandosi al valore
di verità con uno scarto quanto più
possibile riconducibile a zero.
La scelta di procedere attraverso
l’uso delle forme geometriche, sa-
pientemente accostate alle diverse
caratteristiche di una informazione,
aiuta il lettore a districarsi nel diffici-
le mondo della società “iper-infor-
mativa’”, proseguendo un passo alla
volta, mai alla rinfusa.
La prima figura pre-
sentata è il
triango-
lo.
Qual è lo
scopo
della nostra ri-
cerca?
Quali
sono le cose
che ho realmente bisogno di sape-
re? Il triangolo viene in questo sen-
so accostato all’obbiettivo della
nostra ricerca, che deve sempre es-
sere chiaro ed univoco per indiriz-
zarci nel modo migliore.
Il
cerchio
si riferisce all’
accuratez-
za
dell’informazione acquisita o
alla percezione che vi
siano
altri
dati
mancanti da do-
ver raccogliere. E.
De Bono scrive “le
informazioni non
precise sono, nel mi-
gliore dei casi, fuorvianti e, nel peg-
giore, estremamente pericolose”.
Il
quadrato
attiene al
punto di vista
dell’osservatore ed è quindi legato
al concetto di
pregiudizio
o
neutralità dell’in-
formazione. An-
che qui lo scritto-
re brillantemente
riassume “usare il
quadrato serve a capire che le infor-
mazioni possono essere fornite da
un unico punto di vista sia ad indivi-
duare quella particolare prospetti-
va”.
Il
cuore
è il simbolo
dell’interesse
,
collegato ai bisogni dell’uomo che
l o
spingono in una di-
rezione specifica
piuttosto che al-
trove. Lo scopo
della forma del
cuore è incorag-
giare le persone a
sforzarsi
maggior-
mente nel notare que-
stioni di interesse quando queste
non sono così ovvie.
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