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Le attività di Ri.T.M.O.
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Attività di orientamento, strumenti e servizi informativi: quale fruibilità per i Servizi per l’impiego
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Intercultura a scuola
Per il periodo novembre 2003 – giugno 2004 sono previsti ulteriori momenti di approfondimento per operatori sui
temi delle pari opportunità e dell’orientamento in una dimensione europea.
Sensibilizzazione sull’Europa per target specifici, scuole, servizi di orientamento
Le principali attività svolte dal Centro risorse riguardano sia il reperimento e la divulgazione delle informazioni circa
le opportunità europee per l’aggiornamento degli operatori del territorio, sia il raccordo con le strutture che sul
territorio si occupano di tale ambito, per la realizzazione di giornate di sensibilizzazione sull’Europa. L’obiettivo
generale di tale ambito di attività è di promuovere a livello regionale la dimensione europea e di sensibilizzare alla
cultura della mobilità.
AREA PROMOZIONE
L’obiettivo dell’attività di promozione è quello di fornire all’utente finale, destinatario delle attività proposte dal
Servizio regionale per l’orientamento continuo, un’immagine coerente e unitaria degli strumenti e dei servizi di
informazione ed orientamento presenti sul territorio.
In tal senso, il Centro risorse cura la realizzazione dei materiali promozionali del Servizio e si pone come interfaccia
tra quest’ultimo e i media, gestendo i rapporti con gli organi di stampa e fornendo contenuti e materiali di suppor-
to alla creazione degli elaborati grafici e di comunicazione.
Informazioni specifiche sulle attività del Centro risorse regionale per l’orientamento sono disponibili alla pagina
Internet
Gli Sportelli territoriali di accoglienza e informazione
Macrointervento 2
Nell’ambito del progetto Ri.T.M.O. il Macrointervento 2, gestito da
CODESS FVG e CRAMARS,
ha previsto l’attivazione
di otto Sportelli di accoglienza e informazione dislocati in modo tale da coprire l’intero territorio regionale, capaci di
integrarsi funzionalmente e di agire in stretto raccordo da un lato con i Centri Regionali di Orientamento già esistenti,
anche grazie al supporto del Centro risorse regionale e dall’altro con il sistema socio - produttivo dell’area territoriale in
cui operano.
L’integrazione tra Centri di Orientamento e Sportelli di accoglienza e informazione ha fatto sì che alcune funzioni fino-
ra proprie del Centro di Orientamento quali il ricevimento, l’accoglienza, la consulenza informativa, la gestione della
documentazione di centro, la funzione di primo filtro verso la consulenza ed il monitoraggio dell’utenza divengano
funzioni proprie degli Sportelli territoriali. Mentre i Centri Regionali di Orientamento svolgono sempre più le attività di
centri di secondo livello con funzioni specialistiche quali la consulenza tecnica, il counseling, il bilancio di competenze.
E’ importante sottolineare che il servizio degli Sportelli territoriali rappresenta una modalità di animazione dal basso
della rete di orientamento ed è in grado di garantire un collegamento tra le iniziative dei diversi soggetti locali, nonché
di offrire attività di animazione ed informazione diretta presso gruppi di utenza organizzata.
L’operatività degli Sportelli si attua dunque in due direzioni: da un lato azioni informative e accoglienza dell’utenza in
base ai bisogni, dall’altro animazione e collegamento con il territorio.
Le principali attività e funzioni assolte dagli Sportelli di accoglienza e informazione sono:
Accoglienza dell’utenza ed analisi dei bisogni
Gli operatori degli Sportelli accolgono l’utenza che accede al servizio direttamente, telefonicamente o attraverso canali
telematici. La funzione di accoglienza è la prima interfaccia dell’intera struttura con l’utente ed ha l’obiettivo di illustra-
re e facilitare l’accesso e l’utilizzo dei servizi offerti.
Inoltre attraverso l’analisi dei bisogni dell’utenza essi svolgono azioni di filtro indirizzando la stessa:
- all’interno della struttura, nel caso necessiti di consulenza orientativa ed informativa;
- all’esterno della struttura, orientando alla fruizione dei servizi offerti dal sistema territoriale, nel caso di bisogni
che la struttura non è in grado di soddisfare.
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