Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia

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Tiere Furlane/Terra Friulana n. 10 presentata a Spilimbergo protagonisti la Scuola mosacisti e il Centro di ricerca e catalogazione della fotografia (CRAF)

Per la sua prima decade, la rivista Tiere Furlane, edita dalla Regione Friuli Venezia Giulia, dedica un approfondimento monografico alla città di Spilimbergo.
La pubblicazione, sempre attenta ad evidenziare e promuovere le tipicità regionali, ha concesso davvero ampio spazio alle eccellenze spilimberghesi, attraverso il contributo dei suoi operatori culturali.
Nel saluto inaugurale, il sindaco Renzo Francesconi, ha voluto ricordare la recente visita dell’amministrazione e dell’assessore regionale Claudio Violino a Bratislava, in occasione della chiusura della mostra mercato dei mosaici realizzati dalla scuola Irene da Spilimbergo. L’occasione – ha spiegato – non solo ha permesso di esportare una tipicità locale altresì abbinare ad esso un contesto culturale esteso all’enogastronomia, apprezzata dalle autorità slovacche.
La rivista – continua – ha il pregio di toccare molteplici realtà del nostro territorio. Questa 10 edizione del periodico è stata assegnata alla città che rappresento in qualità di Sindaco e Presidente del CRAF. Il legame con la rivista – precisa – si sta configurando già dal n. 9, poiché il centro autoctono di Ricerca e Archiviazione della fotografia ha concesso l’utilizzo di numerose immagini – dalla copertina dei due numeri agli inserti interni dove lo spazio dedicato ai prodotti, alle attività rurali, al paesaggio friulano ben si rappresenta con le preziose opere della fototeca spilimberghese.
In particolare, come descritto nel mio personale contributo, il fotografo Gianenrico Vendramin (il cui archivio è stato recentemente acquisito dal CRAF) ha saputo cogliere l’essenza della società contadina e delle nostre ataviche radici distinguendosi per l’attenzione dimostrata all’aspetto etnografico e didattico del mondo rurale. Questo concetto sposa appieno la finalità della pubblicazione regionale, ovvero il recupero della nostra identità friulana, delle produzioni cataratte rizzanti ma dismesse, delle tradizioni che progressivamente perdono aderenza.
Tra i contenuti indicizzati, la storia del Caseificio, della Scuola Mosaicisti alla vigilia del suo 90° anniversario, del CRAF , dei gravaroi ovvero agricoltori sulle grave dei torrenti, della Società operaia di Lestans. A questi servizi si aggiungono approfondimenti su Caorle, sullo Sclopetin, sulla Cise furlane più nota come ligustro, quest’ultimo approfondimento realizzato dall’Istituto tecnico agrario di Spilimbergo.
Direttamente dall’Università di Milano, invece, Gabriele Pelizzari ha analizzato il patrimonio musivo di Aquileia. Autore del libro “Il pastore ad Aquileia. La trascrizione musiva della catechesi catecumenale nella cattedrale di Teodoro” pubblicato nel 2010, Pelizzari insiste sul valore identitario di Aquileia, la cui eredità artistica, assai preziosa, dovrebbe aprirsi maggiormente al turismo incrementando in tal modo la percezione del suo valore intrinseco nella coscienza dei friulani.
L’assessore Claudio Violino, che firma l’editoriale “plui salams e mancul stradis”, conclude puntando il dito contro l’attuale società plagiata, dal boom economico del secolo scorso, dove le consuetudini e le tradizioni del passato hanno ceduto il passo ad una realtà “snaturata” in cui sempre più difficile è sapere “come si fa”, come ci si adopera per alimentare il territorio. Il segreto sta nel abbandonare la globalizzazione passiva e a nostra volta globalizzare, proponendoci all’estero come portatori sani di ricchezza agroalimentare.
 

 

 

INFO:  Segreteria Assessore Claudio Violino 
            ass.agricoltura@regione.fvg.it       
            tel. 0432 555361 
           

 



FOTO: Archivio Direzione Centrale risorse rurali, agroalimentari e forestali