Un progetto formativo, che coinvolga tutti i soggetti interessati, mirato a costruire un
percorso di educazione alla degustazione dei cibi e delle bevande del territorio, e rivolto ai
giovani delle ultime classi delle scuole superiori, per educarli ad assaporare e degustare
consapevolmente i cibi e i vini della tradizione, in quanto rappresentano l'espressione della
nostra civiltà contadina e della società locale.
Questi, in sintesi, i contenuti dell'iniziativa ideata dal Ducato dei vini friulani e
presentata nei giorni scorsi a Udine, nella sede della Regione, deno 'Bere responsabile'.
Si tratta di un progetto, secondo il presidente della Regione, Renzo Tondo, che concorre a
tramandare ai giovani elementi peculiari della nostra tradizione e del territorio, affinché essi
possano individuare e assimilare il giusto equilibrio tra le naturali aspettative del gusto e i
rischi derivanti da un consumo eccessivo di bevande alcoliche. E sappiano scegliere come, e in che
misura degustare.
Purtroppo, accade infatti che, in assenza di una educazione al bere consapevole, il vino sia
abbinato all'assunzione di sostanze che provocano il cosiddetto 'sballo'.
E' un progetto, dunque, quello educativo del quale il Duca dei vini friulani, Piero Villotta,
ha tracciato le linee fondanti, che come ha detto il presidente è interessante e da perseguire.
Perché tende a coniugare, secondo Tondo, i valori del territorio testimoniati anche dai cibi
tradizionali e dai grandi vini prodotti nel Friuli Venezia Giulia con l'educazione al gusto dei
futuri cittadini, iquali potranno tramandare a loro volta le sensazioni trasmesse loro dai sapori
dei prodotti della nostra terra.
Educare al gusto, secondo il presidente, significa infatti anche aprire l'esperienza dei
giovani alla conoscenza del territorio e delle sue peculiarità, per fare sì che essi giungano in
modo cosciente alle abitudini e ai costumi della vita adulta.
Le pietanze e i vini, come ha concluso Tondo, sono infatti uno degli elementi della
tradizione che si tramandano di generazione in generazione. Fanno dunque parte integrante della
cultura locale e sono spesso individuati come esemplificativi delle abitudini di vita di ciascun
popolo.
Per questo rappresentano uno dei valori del territorio.
Foto: archivio Regione.