Secondo l'assessore regionale all'Istruzione e Cultura, Roberto Molinaro, intervenuto assieme
al presidente Tondo e all'assessore Violino alla presentazione del progetto del Ducato dei vini sul
bere responsabile, tale iniziativa interpreta le necessità di una delle dimensioni reali del nostro
territorio.
Il Friuli Venezia Giulia è infatti da sempre terra di agricoltura. E questa iniziativa
valorizza aspetti culturali della nostra gente e della comunità locale e persegue il benessere
delle persone, concorrendo nel contempo alla promozione del territorio.
Per Molinaro occorre ricollocare il prodotto vino, che nasce dalla civiltà contadina, nella
corretta dimensione di comunicazione all'interno della società. Anche educando i giovani a
conoscerlo e a degustare in modo consapevole.
Occorre, come ha specificato l'assessore regionale alle Risorse Agricole, Naturali e
Forestali, Claudio Violino, che ha supportato l'iniziativa del Ducato, risolvere quello che ormai
anche per effetto di eventi mediatici è un dubbio assillante che investe la società: il vino è una
sostanza alimentare e che fa parte della tradizione e della cultura di un popolo o è dannoso?
Un dubbio che anche per gli effetti generati a livello legislativo comunitario, poi
nazionale, ha causato gravi ricadute anche sul sistema agroalimentare del Friuli Venezia Giulia,
che produce eccellenze e ha una notevole rilevanza nel tessuto economico produttivo della Regione.
Un modo per intervenire anche in prospettiva in modo costruttivo ed efficace in tale
situazione, è quello di educare i giovani a riconoscere i sapori peculiari della loro terra,
affinché diventino un patrimonio del bagaglio delle loro esperienze. Preservando così i futuri
cittadini da un'assunzione smodata e non consapevole, a volte abbinata al consumo di sostanze.
C'è dunque, secondo Violino, anche nel Friuli Venezia Giulia lo spazio per un progetto
concreto di educazione alimentare, che al momento manca nel mondo della scuola.
Foto: archivio Regione