Con l'impegno a promuovere iniziative unitarie per la realizzazione di progetti integrati
finalizzati allo sviluppo delle attività agricole sul Carso si è conclusa la riunione promossa
recentemente a Udine, nella sede della Regione, dall'assessore alle Risorse agricole del Friuli
Venezia Giulia, Claudio Violino, con il capo del Dipartimento delle politiche di sviluppo economico
e rurale del ministero delle Politiche agricole e forestali, Giuseppe Nezzo.
Erano presenti il vicepresidente della Provincia di Trieste, Walter Godina, gli
amministratori dei Comuni interessati della zona carsolina, rappresentanti della Coldiretti, di
Confagricoltura, dell'Alleanza contadina, e dei Consorzi dei produttori.
Le parti hanno concordato la stipula di un accordo di programma quale condizione per il
ritiro, da parte dei produttori vitivinicoli del Carso, del ricorso avverso alla costituzione della
Doc interregionale del Prosecco. La riunione era infatti stata convocata da Violino per fare il
punto sulla situazione creatasi a seguito dell'opposizione dei viticoltori della zona alla nuova
Doc, estesa tra l'altro anche ai territori viticoli carsolini, sia pure con sede a Prosecco.
Opposizione che, come ha ricordato l'assessore regionale, ha rappresentato una forma di
protesta per stimolare iniziative finalizzate allo sviluppo dell'agricoltura, in particolare della
vitivinicoltura, sul ciglione carsico.
A fronte delle richieste dei viticoltori, Violino ha espresso la massima disponibilità alla
realizzazione di un centro di promozione in loco, sia del Prosecco che dei vini già realizzati sul
Carso quali Malvasia, Terrano e Vitovska.
Violino ha inoltre ribadito che per gli interventi sul costone carsico la Regione ha già
predisposto nella finanziaria 200 mila euro. Mentre, in prospettiva, altri fondi potrebbero essere
individuati da parte ministeriale nella fase di rifinanziamento del Piano irriguo nazionale.
Secondo l'assessore, la Regione è infatti orientata a consentire lo sviluppo di attività
agricole all'interno dei parchi, così come in quello del Carso, quale forma di valorizzazione del
territorio.
A proposito degli interventi sul Carso, nel corso della riunione è stato altresì concordata
la convocazione di un'ulteriore riunione allargata ai rappresentanti della Protezione civile e
della direzione regionale Ambiente per stabilire la fattibilità degli interventi sul ciglione
carsico.
Il rappresentante del Ministero, Nezzo, ha precisato che il riferimento di carattere
geografico sulla Doc Prosecco è stato inserito nel progetto per tutelare le realtà produttive del
Veneto e del Friuli Venezia Giulia.
Infine, per quanto riguarda l'avvio di eventuali progetti sul Carso, come ha affermato
l'esponente ministeriale, è già disponibile il necessario impianto giuridico. Dovranno ora essere i
consorzi a proporre progetti percorribili, per la valorizzazione delle produzioni e del
territorio.
Foto: Marco Pradella.-