politiche per la famiglia

Dote famiglia

FAQ -

La Dote famiglia rappresenta il budget a disposizione per la famiglia e è modulata anche sul numero dei figli minori presenti nel nucleo familiare. A titolo di esempio: se il budget di una famiglia con due figli è pari a 1.120 euro, il titolare di Carta famiglia può decidere di presentare spese riferite a un unico figlio per 1.120 euro. 

  

No, la Dote potenziale non cambia se nell’arco dell’anno un figlio diviene maggiorenne. Non si possono però presentare a rimborso le spese sostenute dopo il compimento dei diciotto anni del figlio.
 Sì, la domanda di Dote famiglia va trasmessa al proprio Comune di residenza, se viene presentata a un Comune diverso da quello della residenza verrà rigettata. Quindi prima di fare domanda di Dote famiglia è necessario entrare in front end ed effettuare una richiesta di “ Trasferimento ad altro Comune” della Carta famiglia. Successivamente è possibile richiedere Dote famiglia senza aspettare che la richiesta di trasferimento venga approvata.

  

  

No, i 100 euro relativi alla presenza di una persona disabile all’interno del nucleo rappresentano una maggiorazione al budget complessivo di Dote famiglia. Pertanto, per beneficiarne, vanno presentati giustificativi di spesa anche per questo importo.
L’ISEE minorenni viene calcolato nel caso in cui nel nucleo familiare siano presenti dei figli minori. Tuttavia, se i genitori sono conviventi, l’ISEE minorenni e l’ISEE ordinario coincidono. Se i genitori non sono conviventi, l’ISEE minorenni e l’ISEE ordinario non coincidono, dal momento che l’ISEE minorenni attrae i redditi anche del genitore non convivente col minore.
No, perché Dote famiglia può essere richiesta dal titolare di Carta famiglia per i figli minori a carico del nucleo familiare. Il nucleo familiare di riferimento è quello che si evince dall'attestazione ISEE in corso di validità.
 

  

Secondo la normativa ISEE di riferimento, l’ISEE da presentare è quello minorenni. Per ulteriori informazioni si veda l’articolo 7 del DPCM 159/2013.

  

La domanda di Dote famiglia è unica per nucleo familiare; pertanto, la domanda può essere fatta solo da uno dei due genitori presenti nel nucleo esclusivamente per i propri figli minori.
 

Uscire dal front end, rientrare e verificare se la domanda è presente in “Contributi disponibili” o in “Contributi richiesti”: se in “Contributi disponibili” allora la domanda non è stata trasmessa, se in “Contributi richiesti” la domanda è stata trasmessa. In caso di domanda trasmessa verificare in “vai al dettaglio” la correttezza dei dati dichiarati. Si consiglia di allegare la documentazione di spesa in formato pdf ed entro un limite di peso complessivo inferiore a 8 MB, così da non rallentare il sistema.
Entrare in front end, andare in sezione “Contributi richiesti”, cliccare il tasto “Elimina” in corrispondenza della domanda di Dote famiglia 2024 e presentarla nuovamente. 
E’ possibile eliminare la domanda finché lo stato istruttorio è in “nuova” o “istruttoria in corso”.
Sì, è possibile presentare domanda di Dote famiglia anche a fronte di una richiesta di Carta famiglia trasmessa e non ancora ammessa. Tuttavia, si ricorda che il Comune procederà prima a istruire e ammettere la domanda di Carta famiglia e poi la domanda di Dote famiglia. Se il Comune rigetta la domanda di Carta famiglia (ad esempio per mancanza di ISEE in corso di validità), la Dote famiglia verrà rigettata a sua volta. In tal caso il cittadino dovrà ripresentare la domanda sia per Carta famiglia e sia per Dote famiglia.

Alla domanda di Dote famiglia va allegata, per ciascuna spesa dichiarata, idonea documentazione giustificativa (a titolo di esempio: fattura, ricevuta rilasciata dall’ente erogatore del servizio) e dall’effettivo pagamento (a titolo di esempio: bonifico eseguito, ricevuta quietanzata). Si consiglia di allegare documentazione di spesa in formato pdf ed entro un limite di peso complessivo inferiore a 8 MB, così da non rallentare il sistema.

Nel caso in cui il nucleo familiare abbia trasferito la residenza in altro Comune della regione, occorre procedere con la richiesta di “Trasferimento ad altro Comune” della Carta famiglia attiva. Solo dopo questa operazione è possibile richiedere Dote famiglia. Le richieste possono essere fatte contestualmente ma nell’ordine indicato (prima trasferimento di Carta famiglia e poi domanda di Dote famiglia).
Nel caso in cui il nucleo familiare sia cambiato (a titolo di esempio: nuovo nato, uscita dal nucleo di figlio maggiorenne quindi non più a carico, ecc.), occorre procedere con la richiesta di "aggiornamento" del nucleo familiare in Carta famiglia, al quale deve corrispondere un ISEE aggiornato. Solo dopo questa operazione è possibile richiedere Dote famiglia indicando tutti i figli minori a carico del nucleo. Le richieste possono essere fatte contestualmente, ma nell’ordine indicato (prima aggiornamento di Carta famiglia e poi trasmissione domanda di Dote famiglia). 

Sì, ma solo se collegate direttamente all’attività svolta dal minore per cui si presenta la documentazione di spesa sostenuta.

Sì, solo se collegate direttamente all’attività svolta dal minore per cui si presenta la documentazione di spesa sostenuta. No, se fatte per lo svolgimento di attività libera.
  

Sì, possono essere inserite spese quali, a titolo di esempio non esaustivo, abbonamento, pacchetti, ingressi a impianti, intestati al minore.

  

Sì, se rientranti nei servizi di sostegno alla genitorialità e educativi, organizzati in orari e periodi extra scolastici. La documentazione giustificativa della spesa deve contenere l’i ndicazione espressa della tipologia di prestazioni e servizi riconducibili a quelli previsti da regolamento.
Sì, a condizione che i servizi oggetto di rimborso rientrino nelle tipologie di prestazioni e servizi previsti (a titolo di esempio non esaustivo: motricità, gioco, movimento, introduzione all’a ttività sportiva, ecc.). Non rientrano le attività di tipo terapeutico-sanitario.
È rimborsabile solo se si tratta di un percorso di sostegno scolastico. Se implica un’ attività di tipo terapeutico-sanitario, no.
Sì, purché il pagamento sia stato effettuato nel 2024. È la data di pagamento a stabilire l’a nno di competenza, non il periodo di fruizione.

Le spese sostenute per prestazioni e servizi erogati in modalità a distanza (c.d. online), sono ammissibili solo se la sede legale o secondaria dell’ente che eroga il servizio è situata in Friuli Venezia Giulia.
 

Le spese oggetto del rimborso non possono essere di natura sanitaria, quindi, a titolo di esempio, non si possono allegare le spese sostenute per certificati medici anche se necessari allo svolgimento dell’attività. 
Sì, purché la prestazione lavorativa sia stata retribuita secondo le seguenti modalità: contratto regolare di lavoro domestico, libretto famiglia INPS, ritenuta d’acconto. In ogni caso i servizi oggetto di rimborso devono essere organizzati nel rispetto delle normative di settore.

Con una ricevuta quietanzata rilasciata dal gestore delle attività fruite, riconducibili alle categorie di spesa previste e al minore.

No, dal momento che secondo l’articolo 31 della L.R. 7/2000 vige il divieto di contribuzione da parte dell’Amministrazione regionale “a fronte di rapporti giuridici instaurati, a qualunque titolo, tra società, persone giuridiche, amministratori, soci, ovvero tra coniugi, parenti e affini sino al secondo grado”.
No, perché la Dote famiglia non è cumulabile con i benefici dell'abbattimento delle rette per la frequenza dei servizi educativi per la prima infanzia (L.R. 20/2005 art. 15). 
Inoltre, non sono ammissibili spese sostenute per servizi riconducibili a servizi per la prima infanzia.
Sì, è possibile richiedere Dote famiglia a rimborso delle spese rientranti nelle categorie previste.

 La Dote famiglia è cumulabile con altri benefici, contributi o sgravi fiscali. Nella dichiarazione dei redditi andrà indicata solamente la quota di spesa non coperta dalla Dote. Per ogni ulteriore informazione si consiglia di contattare i centri di assistenza fiscali.

 Il contributo di Dote famiglia 2024 non va dichiarato nell’ISEE. 

Tutte le prestazioni e servizi devono essere fruiti in regione. Tale requisito vale anche per le gite scolastiche, viaggi di istruzione, visite didattiche effettuati con la scuola.

Una volta inserite le spese per il primo figlio, salvare i dati con il tasto “salva” e cliccare “aggiungi figlio”.
A quel punto selezionare da menù a tendina l’altro figlio e procedere con l’inserimento delle spese.
Entrare nel front end e verificare in “Contributi richiesti” la presenza della domanda Dote famiglia. Se la richiesta è presente vuol dire che è stata trasmessa e che è possibile verificare la correttezza dei dati dichiarati attraverso il tasto “vai al dettaglio”. Se la richiesta non è presente vuol dire che la domanda non è stata trasmessa. In tal caso cliccando in “Contributi disponibili” è possibile compilare una nuova domanda. Si consiglia di allegare la documentazione di spesa in formato pdf ed entro un limite di peso complessivo inferiore a 8 MB, così da non rallentare il sistema.
ultimo aggiornamento: Tue Mar 26 15:02:38 CET 2024