Contributi destinati ai Comuni per progettare ed eseguire interventi di realizzazione e riqualificazione di aree verdi e giardini botanici nei centri abitati, compresa la realizzazione di sistemi di sicurezza per la protezione delle aree stesse e di parchi giochi inclusivi.

Il Regolamento per la concessione di contributi di cui al D.P.Reg. n. 68 del 3 luglio 2025, approvato ai sensi dell’art. 4, co. 19-22 della L.R. n. 13/2024 (Legge di stabilità 2025), è rivolto ai Comuni che intendano progettare ed eseguire interventi di realizzazione o di riqualificazione di aree verdi e di giardini botanici nei centri abitati, compresa la realizzazione di sistemi di sicurezza per la protezione delle aree stesse e di parchi giochi inclusivi. Gli interventi finanziati saranno finalizzati alla mitigazione dei cambiamenti climatici e dei loro effetti.

Contesto dell'intervento

Il ruolo delle soluzioni basate sulla natura, tra cui si collocano le aree e soluzioni verdi del presente avviso, è stato ritenuto uno degli elementi chiave della nuova Strategia dell'UE di adattamento ai cambiamenti climatici  per aumentare la resilienza climatica e contribuire alla realizzazione di molteplici obiettivi del Green Deal.

Il ruolo della forestazione urbana e periurbana è stato enfatizzato anche dalla nuova strategia dell’EU per le foreste per il 2030, che evidenzia la necessità di estendere le aree boscate anche nelle aree urbane e periurbane attraverso parchi urbani, alberi in proprietà pubbliche e private, edifici e infrastrutture verdi e giardini urbani.

Infine anche la strategia dell'UE sulla biodiversità per il 2030 prevede l'impegno a piantare almeno tre miliardi di nuovi alberi entro il 2030 nel pieno rispetto dei principi ecologici.

Gli obiettivi della norma istitutiva e del Regolamento sono anche in linea con l'  Accordo Globale per la Biodiversità siglato a Montreal nel dicembre 2022. L'accordo ha definito l'obiettivo di conservare almeno il 30% di ecosistemi terrestri e marini per arrestare il declino della biodiversità. Tra i 23 obiettivi dell'accordo uno riguarda anche la tutela della biodiversità nelle città, con l'ampliamento delle aree verdi.

Tra le problematiche che un ambiente abitato deve affrontare in un contesto di cambiamento climatico ci sono gli eventi alluvionali estremi, le ondate di calore, l'inquinamento, la perdita di habitat e di biodiversità oltre al consumo, degrado e artificializzazione del suolo. Gli interventi proposti inoltre vogliono pertanto anche porre rimedio al fenomeno del degrado e della frammentazione del tessuto ecologico e alla perdita di funzionalità dei suoli.

Gli interventi proposti sono infine anche tesi a rispondere alla sempre maggiore richiesta di spazi verdi che svolgano la funzione di luoghi di ricreazione, di mitigazione degli estremi termici e di eventi piovosi estremi, di buffer verdi, di diversificazione del paesaggio urbano e di accoglienza della biodiversità.

Al fine di indirizzare una corretta pianificazione del verde urbano e applicazione della Legge 10/2013 “Norme per lo sviluppo degli spazi urbani”, sono state pubblicate nel 2017 le “Linee guida per la gestione del verde urbano e prime indicazioni per una pianificazione sostenibile”.

Per la progettazione e l’appalto degli interventi si consiglia di far riferimento a:

1.  Linee guida per la gestione del verde urbano e prime indicazioni per una pianificazione sostenibile. Comitato per lo sviluppo del verde pubblico (2017).

2.  Linee guida sull’adozione di tecniche di drenaggio urbano sostenibile per una città più resiliente ai cambiamenti climatici. (Comune di Bologna, Aprile 2018).

3. Strategie e misure di adattamento al cambiamento climatico nella Città Metropolitana di Milano.

4. Criteri ambientali minimi per la gestione del verde pubblico e la fornitura di prodotti per la cura del verde, di cui un manuale è stato prodotto dal gruppo di lavoro sul Green Public Procurement del Progetto LIFE + Prepair.

5.  Guida alla realizzazione di interventi e soluzioni basate sulla natura nel contesto urbano e periurbano.

Di seguito le informazioni relative al procedimento contributivo.

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Presentazione della domanda

Ai sensi di quanto previsto dall’articolo 13 del D.P.Reg. n. 68/2025, per l’anno 2025 la domanda di contributo è presentata a partire dalle ore 9.00 del quindicesimo giorno successivo e fino alle 16.00 del trentesimo giorno successivo all’entrata in vigore del Regolamento, esclusivamente on-line, tramite il servizio disponibile sul sistema Istanze On Line (IOL), che prevede l’accesso tramite identità digitale (SPID/CIE/CNS), accessibile al link che sarà pubblicato prossimamente.

Il Regolamento entra in vigore il giorno successivo alla pubblicazione sul BUR.

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Beneficiari

Sono beneficiari del presente contributo tutti Comuni della Regione. Ogni comune può presentare un’unica domanda di contributo.

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Interventi finanziabili

Ai sensi del combinato disposto dell’articolo 3 e dell’Allegato 1 del Regolamento, i Comuni possono richiedere il finanziamento per i seguenti interventi (cd. “interventi principali”) :

- interventi rivolti alla progettazione e realizzazione o riqualificazione di aree verdi;

- interventi rivolti alla progettazione e realizzazione o riqualificazione di giardini botanici.

Inoltre, possono richiedere il finanziamento per i seguenti interventi (cd. “interventi accessori”):

- interventi rivolti alla realizzazione di sistemi di sicurezza a protezione delle aree verdi e dei   giardini botanici;

- interventi rivolti alla realizzazione di parchi giochi inclusivi.

Non è obbligatorio richiedere il contributo per gli interventi accessori, per cui i Comuni possono richiedere il contributo solo per gli interventi principali, ma se richiedono il contributo per gli interventi accessori (uno solo o entrambi), è necessario che sia richiesto il contributo anche per un intervento principale.

Le specifiche tecniche degli interventi sono definite nell’allegato 1 al Regolamento. E’ ammessa la presentazione di domande per interventi che integrino più tipologie.

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Spese ammissibili a contributo

Sono ammissibili a contributo le seguenti spese:

a) progettazione ed esecuzione dell’intervento previsto nella relazione illustrativa;

b) IVA, qualora costituisca un costo per il Comune;

c) direzione lavori e oneri per la sicurezza;

d) collaudi tecnici e tecnico-amministrativi;

e) accantonamenti di legge, imprevisti, fondo incentivante e spese di gara;

f) demolizioni di immobili e trasporto inerti derivanti da demolizioni di immobili, per un importo complessivo massimo pari al 30 per cento del contributo ammissibile.

Il limite massimo delle spese ammissibili per la progettazione, la direzione lavori e il collaudo è complessivamente pari al 12 per cento del contributo ammissibile.

Ai fini dell’ammissibilità a contributo, le spese devono essere sostenute successivamente alla data di presentazione della domanda.

Le spese relative ai parchi giochi inclusivi e ai sistemi di sicurezza sono ammissibili solo se è presente un intervento principale di realizzazione o di riqualificazione di aree verdi o del verde urbano oppure di giardini botanici, con il limite massimo di spesa ammissibile per gli interventi accessori, pari a:

a) 30 per cento del contributo ammissibile, qualora si preveda la realizzazione di entrambi gli interventi accessori;

b) 20 per cento del contributo ammissibile, qualora si preveda la realizzazione di un solo intervento accessorio.

Non sono ammissibili le spese non correlate agli interventi previste, in particolare, le seguenti categorie di spese:

a) acquisto delle aree;

b) acquisto di specie vegetali alloctone con riferimento agli interventi progettazione e realizzazione o riqualificazione di aree verdi;

c) spese di esproprio;

d) scale, piste ciclabili, pozzi;

e) impianti di emungimento;

f) impianti elettrici e di illuminazione, salvo quelli correlati agli interventi rivolti alla realizzazione di sistemi di sicurezza a protezione delle aree verdi e dei giardini botanici;

g) arredi, salvo quelli correlati agli interventi rivolti alla progettazione e realizzazione o riqualificazione di giardini botanici e agli interventi rivolti alla realizzazione di parchi giochi inclusivi;

h) impianti di irrigazione, salvo quelli correlati agli interventi rivolti alla progettazione e realizzazione o riqualificazione di giardini botanici;

i) pavimentazioni impermeabili o non drenanti, salvo quelli correlati agli interventi rivolti alla realizzazione di parchi giochi inclusivi;

j) interventi di manutenzione ordinaria del verde urbano.

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Assegnazione del contributo

Le risorse finanziarie sono assegnate alle domande di contributo con il procedimento valutativo a sportello e secondo l’ordine cronologico di presentazione, e fino all’esaurimento della dotazione finanziaria complessivamente disponibile.

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Importo del contributo

Il contributo è assegnato nella misura del 90 per cento della spesa riconosciuta ammissibile e fino all’importo massimo di 300.000 euro.

 

Per il calcolo della quota degli eventuali interventi accessori:

1. Nel caso il totale delle spese ammissibili si uguale o superiore a € 333.333,33, il contributo massimo concesso ammonta a € 300.000,00 (corrispondente al 90% delle spese) e, nell’e ventualità sia prevista la realizzazione di un solo intervento accessorio, questo non può superare il contributo ammissibile massimo di € 60.000 (20% del totale del contributo concedibile), che diventa di € 90.000 (30% del totale) nel caso siano presenti entrambi gli interventi accessori.

2. Se le spese ammissibili risultano inferiori a detta soglia di € 333.333,33, il calcolo del contributo per l’intervento principale, e le soglie massime per gli interventi accessori (20% o 30% del totale del contributo) vengono ridotti in proporzione. A titolo esemplificativo, se il contributo totale concedibile ammonta a € 100.000 (a fronte di una spesa totale ammissibile di € 111.111,11), per quanto riguarda gli interventi accessori, nel caso di uno solo questo può essere oggetto del contributo massimo di € 20.000, o di € 30.000 nel caso siano previsti entrambi.

 

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Documentazione da presentare

Ai sensi di quanto previsto dall’articolo 4, comma 4 del Regolamento approvato con D.P.Reg. n. 68/2025, si specifica che la domanda di contributo dovrà essere corredata dalla seguente documentazione:

A – Relazione illustrativa dell’intervento (max 20 facciate in formato A4), con i seguenti contenuti:

1. Descrizione dell’intervento, delle modalità tecniche per la sua realizzazione, evidenziandone la coerenza con le finalità di mitigazione dei cambiamenti climatici e dei loro effetti.

2. Stato di fatto: relazione comprendente la descrizione degli elementi ambientali e paesaggistici presenti anteriormente all’intervento, corredata di ortofoto e fotografie della situazione attuale dell’area e del contesto ambientale circostante.

3. Descrizione specifica dell’intervento:

3.1. Inquadramento cartografico dell’area verde interessata.

3.2. Definizione delle funzioni principali che caratterizzeranno tale area e dei benefici che ne deriveranno, in particolare per quanto riguarda la mitigazione dei cambiamenti climatici e dei loro effetti. Si evidenzia, per quanto riguarda le aree verdi, di considerare che gli interventi dovrebbero promuovere un approccio al verde urbano che sia in grado di contribuire al raggiungimento degli obiettivi europei, nazionali e locali concernenti la mitigazione e l’adattamento ai cambiamenti climatici, con particolare riferimento agli eventi alluvionali estremi, alle ondate di calore, all’inquinamento, alla perdita di habitat e di biodiversità, nonché al consumo e al degrado del suolo. E’ opportuna, inoltre, l’individuazione della funzionalità delle specie vegetali proposte per l’intervento: le specie vegetali, infatti, dovrebbero essere individuate con riguardo alla funzione svolta, sia essa di supporto alla biodiversità urbana, alla connessione di habitat e al contrasto di specie invasive, sia essa di adattamenti ai cambiamenti climatici (es. resistenza alle ondate di calore).

3.3. Descrizione dei criteri utilizzati per le scelte progettuali. Si evidenzia l’opportunità di specificare la descrizione degli interventi in coerenza con le specifiche tecniche individuate dall’Allegato 1 del Regolamento.

3.4. Descrizione delle caratteristiche dei materiali prescelti. I prodotti a base di legno quali panchine, pannelli informativi, segnaletica, edifici, recinzioni, attrezzature ludiche, riportano i marchi PEFC (Programme for Endorsement of Forest Certification schemes) o FSC (Forest Stewardship Council) a garanzia della provenienza da foreste gestite in modo ambientalmente sostenibile.

3.5. Applicazione dei criteri ambientali minimi (CAM) Verde pubblico, definiti dal Decreto del Ministero dell’Ambiente, della Tutela del Territorio e del Mare 10 marzo 2020, dei CAM per l’arredo urbano, adottati con DM 7 febbraio 2023 e pubblicato nella G.U. n. 69 del 22 marzo 2023, e dei CAM per la fornitura e progettazione di illuminazione pubblica, adottati con DM 27 settembre 2017 e pubblicato in G.U. n. 244 del 18 ottobre 2017.

3.6. Cronoprogramma dei lavori e della spesa.

3.7. Elaborati grafici di progetto (tavole in formato A3, senza limiti di numero, e in soprannumero rispetto alle max 20 facciate della relazione illustrativa).

B - Preventivo di spesa: quadro economico dell’intervento, con indicazione delle singole categorie di spesa e relazione dettagliata delle spese.

 

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