“Si tratta di aree acquitrinose, paludi, torbiere oppure zone naturali o artificiali d’acqua, permanenti o transitorie comprese zone di acqua marina la cui profondità, quando c’è bassa marea, non superi i sei metri. Garantiscono la conservazione dei più importanti ecosistemi “umidi” nazionali, le cui funzioni ecologiche sono fondamentali, sia come regolatori del regime delle acque, sia come habitat di una particolare flora e fauna” (cit. Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica, www.minambiente.it).

La Convenzione di Ramsar (traduzione inglese certificata del 1994 [link al testo della Convenzione], aggiornata agli emendamenti datati 1982 e 1987) è un trattato intergovernativo per la conservazione delle “zone umide d’importanza internazionale” e delle loro risorse, firmata a Ramsar (Iran) nel 1971 che è stata recepita a livello nazionale nel 1976. Il segretariato internazionale con sede in Svizzera promuove attivamente la conservazione delle Zone Umide. Due sono le “zone umide di interesse internazionale” pienamente istituite in Friuli-Venezia Giulia nel 1978, una terza è stata proposta nel 2018 ed è in fase di designazione internazionale. Come previsto nella Convenzione, la conservazione delle aree è assicurata innanzitutto dall’istituzione di riserve naturali che, in FVG, ne tutelano interamente, o in parte, i territori.  Le delimitazioni digitali derivano dal Piano paesaggistico regionale (vedi Relazione metodologica, sez. 3.10 e Norme tecniche di attuazione, art. 30), le zone umide “Ramsar” sono infatti qualificate “beni paesaggistici” ai sensi del Decreto legislativo n. 42/2004.

Le tre zone umide di interesse internazionale della Regione sono comprese tra il delta del Tagliamento e quello dell’Isonzo, prospicenti la parte più settentrionale del Mar Adriatico. La combinazione della collocazione geografica e della presenza di lagune, ambienti vallivi e fluviali conferisce a tutte le aree naturali del sistema costiero regionale un valore particolare per lo svernamento dell’avifauna migratrice e per la riproduzione delle specie acquatiche. Anche grazie alla trentennale gestione attiva delle Riserve, e all’inserimento nella rete Natura 2000 per la tutela della biodiversità, le tre aree naturali si mantengono tra le più significative del sistema costiero con valori di densità e biodiversità di avifauna acquatica tra i più alti della Regione.

Nelle Schede informative accessibili dalla seguente tabella sono contenuti i provvedimenti istitutivi, i dati ambientali (RIS), le cartografie, i links utili, etc.
 

Scheda informativa Mappe 
01 Valle Cavanata
02 Laguna di Marano - Foci dello Stella
03
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