Il 21 ottobre scorso l’Ufficio di presidenza del Consiglio delle autonomie ha esaminato la proposta di legge n. 113 inerente gli interventi per la promozione e la diffusione dell’a mministratore di sostegno a tutela dei soggetti deboli, trasmessa dal Consiglio regionale nel testo approvato dalla III Commissione consiliare (vedi deliberazione Ufficio di Presidenza n. 2/2010).
Le modifiche apportate dalla Commissione hanno attribuito ai Servizi sociali dei Comuni i compiti che, nel testo originario della proposta, facevano capo alla Regione.
Dopo aver consultato il presidente della Conferenza permanente per la programmazione sanitaria, sociale e sociosanitaria regionale, Vittorino Boem, e premessa la condivisione per l’iniziativa legislativa destinata a promuovere e organizzare l’amministrazione di sostegno quale strumento di aiuto e tutela dei soggetti deboli, l’Ufficio di presidenza ha segnalato la necessità di corrispondere al conferimento di nuove funzioni amministrative agli enti locali un adeguato trasferimento di risorse.
L’Ufficio ha inoltre osservato che non risultano definite con chiarezza le funzioni che i Comuni sono chiamati a svolgere nel concorrere con la Regione all’attuazione degli interventi per promuovere l’amministratore di sostegno.