contenuti
Indice dei contenuti
- Il Friuli Venezia Giulia: una Regione connessa all’Europa
- Il Friuli Venezia Giulia: una Regione piattaforma logistica naturale
- La Zona Logistica Semplificata del Friuli Venezia Giulia: un’opportunità per le imprese
- Il Friuli Venezia Giulia: una Regione che dialoga con gli operatori
- Il Friuli Venezia Giulia: una Regione a sostegno delle imprese
- Regione in cifre - Approfondimento sui dati del Sistema Logistico
Il Friuli Venezia Giulia: una Regione connessa all’Europa
Sono presenti in Regione ben tre corridoi delle reti TEN-T, nello specifico:
• Potenziamento ferroviario Venezia - Trieste: Il progetto di potenziamento del tracciato Venezia Mestre - Trieste prevede la realizzazione, per lotti, di un insieme di interventi per far viaggiare i treni a una velocità massima di 200 km orari. L’intervento punta al miglioramento della percorrenza della linea per il traffico merci e passeggeri, adeguando l’infrastruttura ai treni lunghi 750m e aumentando la capacità dell’infrastruttura.
• Porto di Trieste: Gli interventi in corso di realizzazione e previsti nell’ambito dell’i nfrastruttura ferroviaria a servizio del porto di Trieste riguardano un significativo e importante potenziamento e ammodernamento della ferrovia , gli interventi previsti per fasi riguardano lo Scalo ferroviario di Trieste Campo Marzio e di interventi su altri impianti presenti nell’area, con la realizzazione di nuovi apparati tecnologici, di nuovi binari per arrivi e partenze, e altri interventi finalizzati ad aumentare la potenzialità e la capacità dell’i nfrastruttura al fine di confermare e migliorare ulteriormente una situazione che vede il Porto di Trieste al primo posto in Italia per il traffico merci generato/attratto su ferrovia.
Upgrading Bivio Aurisina-Villa Opicina: Nell’ambito del potenziamento della linea Bivio Aurisina - Villa Opicina si prevede la realizzazione (lavori già appaltati) di vari interventi presso la Stazione di Villa Opicina, tra i quali anche l’adeguamento del modulo a 750 metri e miglioramento della regolarità del servizio ferroviario anche nell’ottica di potenziamento del servizio transfrontaliero tra Italia e Slovenia.
Interventi in via di progettazione:
• Lunetta di Gorizia: Il progetto è volto a collegare la linea Udine Gorizia Monfalcone con la linea Gorizia - Nova Gorica senza inversione di marcia e nasce con l’obiettivo di rilanciare il traffico intermodale merci nell’Interporto di Gorizia, rientrando nell’ambito delle attività di adeguamento prestazionale e upgrading del corridoio TEN-T Baltico – Adriatico.
• Nuovo raccordo ferroviario Porto Nogaro – Linea Trieste – Venezia: la progettazione dell’i ntervento è finanziata con fondi del bando “Connecting Europe Facility” (CEF) Transport e prevede la realizzazione di una nuova infrastruttura ferroviaria finalizzata a rendere maggiormente funzionale la connessione tra la via navigabile del Fiume Corno e l’asse ferroviario Trieste-Venezia.
• Upgrading tecnologico della tratta Udine - Ronchi dei Legionari Nord: prevede il rinnovo del sistema tecnologico di distanziamento nella tratta Udine - Gorizia - Monfalcone, lunga circa 46 km e la creazione del modulo a 750 metri utile alla gestione del traffico lungo il Corridoio Baltico-Adriatico.
Il Friuli Venezia Giulia: una Regione piattaforma logistica naturale
La piattaforma logistica del Friuli Venezia Giulia è costituita dai nodi portuali e interportuali che si relazionano con il sistema delle aree produttive di interesse regionale ed è strutturata in termini efficaci per sostenere sia le filiere logistiche relative a produzioni esterne alla Regione, sia le filiere logistiche relative al sistema produttivo regionale che conta diverse eccellenze nel settore dei prodotti siderurgici, legno-arredo, componentistica, etc. Attraverso protocolli di intesa vengono indirizzati e sostenuti interventi volti al raggiungimento della qualità e al miglioramento delle reti infrastrutturali necessarie allo sviluppo della piattaforma logistica. L’Amministrazione Regionale si pone l’obiettivo di rendere la piattaforma sempre più efficiente e sostenibile e di rinforzare i collegamenti all’interno della stessa attraverso gli interventi mirati di tipo pianificatorio, infrastrutturale e finanziario.
Nell’ambito delle reti TEN-T il porto marittimo di Trieste, di rilevanza internazionale, è individuato come "nodo CORE" dei tre corridoi Mediterraneo, Adriatico-Baltico e Balcani occidentali-Mediterraneo orientale. Il porto marittimo di Monfalcone di rilevanza nazionale, invece, è identificato come "nodo Comprehensive", in una posizione baricentrica rispetto ai Corridoi Mediterraneo e Adriatico-Baltico, mentre Porto Nogaro risulta essere un porto fluviale di competenza regionale e "nodo Comprehensive" del Corridoio Mediterraneo.
Per quanto riguarda i quattro interporti, questi si distinguono per le loro specializzazioni
funzionali e merceologiche, collocandosi in aree geografiche strettamente connesse con le aree
portuali e produttive. Di seguito viene riportata una breve descrizione delle quattro
infrastrutture interportuali: Interporto di Trieste, Interporto SDAG di Gorizia, Interporto Centro
Ingrosso di Pordenone e Interporto di Cervignano del Friuli.
• Interporto di Cervignano del Friuli
La struttura è posizionata lungo le linee ferroviarie Cervignano-Tarvisio e la
Venezia-Trieste e sulle autostrade A23 Palmanova-Tarvisio e A4 Venezia-Trieste, all’interno della
rete principale europea TEN-T (Corridoio ovest-est europeo “Mediterraneo” e il Corridoio nord-sud “
Adriatico-Baltico” ed in posizione baricentrica rispetto ai porti della Regione (Porto Nogaro a 11
km, Porto di Monfalcone a 29 km, Porto di Trieste a 48 km). È collegato, inoltre, attraverso l’a
utostrada A4 con le principali direttrici europee ed è situato a circa 15 km dall’aeroporto
internazionale di Trieste (Ronchi dei Legionari) ed è inserito nel Core Network e nella lista degli
interporti a livello nazionale.

L’interporto di Pordenone è localizzato lungo l’Autostrada A28 (con un’uscita dedicata) e la linea ferroviaria Udine-Venezia, è inserito nel Comprehensive Network delle reti TEN-T lungo il corridoio Adriatico-Baltico e si sviluppa su una superficie di 840 mila mq. Per questo motivo costituisce uno snodo fondamentale nella realizzazione del sistema logistico del Friuli Venezia Giulia, in grado di fare da cerniera tra l’Europa Centrorientale (bacino di utenza caratteristico dei porti di Trieste che dista 90 km e Monfalcone) e il mercato italiano, ma anche con i porti del Tirreno, attraverso Genova e La Spezia, coprendo, quindi, i traffici verso l’A tlantico e il Pacifico.
• Interporto SDAG di Gorizia

L’interporto di Gorizia è una piattaforma logistica intermodale, gestito da SDAG S.p.a.., una società 100 % pubblica in house che si estende su un’area di 600 mila mq.
L’Interporto di Trieste è posizionato lungo le direttrici dei Corridoi Europei Adriatico-Baltico e Mediterraneo risultando essere un hub strategico di connessione per i traffici merci tra i mercati dell’Europa Centro-Orientale ed il bacino del Mediterraneo. È inserito nel Core Network e nella lista degli interporti a livello nazionale ed è gestito dalla Interporto di Trieste S.p.a., società con una natura di persona giuridica partecipata da enti pubblici.
La Zona Logistica Semplificata del Friuli Venezia Giulia: un’opportunità per le imprese
Con Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 3 febbraio 2025, registrato dalla
Corte dei Conti il 14 marzo 2025, è stata istituita, ai sensi dell’art. 1, c. 65, II periodo, della
Legge 27 dicembre 2017, n. 205, la Zona Logistica Semplificata (ZLS) del Friuli Venezia Giulia,
sulla base della proposta di istituzione della ZLS formulata dalla Regione il 2 maggio 2022 e del
Piano di Sviluppo Strategico a corredo della richiesta di istituzione della ZLS, come approvato da
ultimo con deliberazione della Giunta Regionale n. 1468 del 4 ottobre 2024. Inoltre, attraverso il
recente Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri datato 6 maggio 2025, è stato istituito
il Comitato di indirizzo della ZLS del Friuli Venezia Giulia.
L’istituzione della ZLS del Friuli Venezia Giulia, con i contenuti definiti dal Piano di
Sviluppo Strategico ad essa correlato, consente alla Regione di disporre oggi di uno strumento
importante per lo sviluppo del sistema logistico e produttivo regionale e nella connotazione del
territorio regionale quale piattaforma logistica.
In ragione del policentrismo che connota la Regione anche riguardo alla struttura logistica e
produttiva, la ZLS comprende aree presenti in 26 Comuni della Regione, facenti parte o correlate
funzionalmente o infrastrutturalmente al sistema portuale regionale, con presenza di significativi
insediamenti logistici o produttivi, per una superficie complessiva di 1455,74 ettari, e con
localizzazioni puntualmente evidenziate nel Piano di Sviluppo Strategico.
L’area portuale di Trieste, pur non rientrando nella ZLS in ragione del regime giuridico
speciale che la connota, ne rappresenta uno dei principali contesti di diretta relazione. Infatti,
uno degli elementi maggiormente significativi indicati dal Piano di Sviluppi Strategico della ZLS
del Friuli Venezia Giulia riguarda l’integrazione operativa dei soggetti presenti sul territorio
regionale e che operano nel settore della logistica, ovvero i tre porti di Trieste, Monfalcone e
Porto Nogaro e gli interporti di Pordenone, Cervignano, Gorizia (SDAG) e Trieste (Fernetti),
finalizzati a costituire un soggetto logistico coordinato.
Attraverso al ZLS FVG si introducono delle misure di semplificazione amministrativa con la
riduzione delle tempistiche e della complessità dei procedimenti finalizzati ad accompagnare con
maggiore efficacia progetti di insediamento o legati ad aziende già insediate, oltre a una
combinazione integrata di aiuti, agevolazioni complementari e servizi aggiuntivi.
La durata della ZLS è fissata in 7 anni, prorogabile per un periodo di ulteriori 7 anni.
Mappa delle
Zone Logistiche Semplificate o ZLS
del Friuli Venezia Giulia
Il Friuli Venezia Giulia: una Regione che dialoga con gli operatori
La cabina di regia dei trasporti e della logistica della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, di recente costituzione (DGR n 1745 del 21 novembre 2024), riveste la funzione di collettore di una rappresentanza qualificata dei settori dei trasporti e della logistica regionali. Nell’ambito della Cabina, ideata per rivestire il ruolo di strumento consultivo di elevata competenza, per la definizione di una strategia di sviluppo dei settori che vengono chiamati a partecipare, si esprimono pareri non vincolanti e proposte di indirizzo strategico in materia di portualità, di interportualità, dei trasporti, della logistica e delle connesse infrastrutture di rete. Questo strumento è funzionale anche nell’ambito delle scelte strategiche e di pianificazione, oltre a favorire le attività di accrescimento professionale per il personale coinvolto nei settori indicati.
Il Friuli Venezia Giulia: una Regione a sostegno delle imprese
Rivestono particolare importanza le linee contributive istituite già, ciascuna con una Legge
regionale, nel 2004, anno in cui tali regimi di aiuto sono stati autorizzati anche dalla
Commissione europea essendo stati ritenuti compatibili con il mercato interno europeo e avendo
riconosciuto la loro finalità a perseguire l’obiettivo della UE di promuovere un trasferimento
modale verso un sistema di trasporti più sostenibile. Si tratta:
della legge regionale 22 marzo 2004, n. 7 recante «Interventi per lo sviluppo del trasporto
combinato», che promuove interventi nel settore del trasporto delle merci con le seguenti
finalità:
a) realizzare e ammodernare le infrastrutture e i servizi in ambito regionale, con lo scopo
di aumentare la produttività e l'efficienza dell'attività di trasporto delle merci [art. 3 comma 1
della Legge - realizzazione di aree di sosta attrezzate per l'autotrasporto in transito e locale;
realizzazione, tramite la riconversione di infrastrutture già esistenti, di terminal per il
trasporto combinato, acquisizione in proprietà o altro diritto reale di godimento di parti di
terminal già esistenti o realizzazione di depositi, nonché tutti i necessari servizi accessori per
la movimentazione delle unità di carico];
b) riequilibrare il sistema di trasporto delle merci sviluppando il trasporto combinato;
c) ridurre l'inquinamento ambientale e incrementare la sicurezza della circolazione delle
merci.
A sostegno di tale contributo la Regione ha stanziato dal 2017 al 2024 circa 24.800.000 €.
Legge regionale 24 maggio 2004, n. 15 «Interventi per lo sviluppo dell’intermodalità» che
disciplina la concessione di contributi per l’istituzione, l’avvio e la realizzazione di servizi di
trasporto marittimo e ferroviario, sulle relazioni nazionali e internazionali che interagiscono sul
territorio della Regione Friuli Venezia Giulia, nonché sulle relazioni infra-regionali, che
interessano i nodi logistici interni, portuali e di confine e le aree produttive
regionali.
Per il sostegno di tale contributo l’Amministrazione regionale dal 2017 al 2024 ha stanziato 22.500.000 €.
- Mobilità delle persone: iniziative per lo sviluppo dell’intermodalità
Il contributo del Progetto ICARUS per l’intermodalità treno-bicicletta.