Ci sono in circolazione molti libri che descrivono per filo e per segno come ci si deve
comportare, cosa bisogna dire e come ci si deve atteggiare nel corso di un colloquio di lavoro.
Bisogna fare attenzione a non prenderli troppo alla lettera. Si corre il rischio, in questo caso,
di non essere spontanei, di essere eccessivamente strategici e di apparire finti. Tutto ciò è
facilmente rilevabile da parte di un selezionatore esperto. E niente più di questo incide
negativamente sulla valutazione.
Segui allora qualche consiglio.
Devi essere te stesso
Certamente sai di dover "vendere una merce": enfatizza nel corso del colloquio i tuoi lati
positivi e semplicemente occulta quelli negativi, non menzionando requisiti che ti mettano in
difficoltà. Tuttavia non barare, non usare una maschera che nasconda completamente la tua
personalità (se sei uno che rende bene nel back office, preciso e amante del lavoro da solista, non
far finta di essere la persona più comunicativa e spigliata in un gruppo!).
Evita di cedere all’ostentazione
Non comportarti da primo della classe, non mettere eccessivamente in mostra le tue
conoscenze e le capacità (potresti dare l’impressione che hai sempre qualcosa da insegnare agli
altri, e non c’è peggior biglietto da visita!), non ostentare grande sicurezza in te stesso, non
parlare troppo.
Questo non significa che devi essere troppo umile, deferente e servile nei confronti del tuo
interlocutore (anche se sei giovane avrai sentito parlare del rag. Filini e di Fantozzi…). Tutto
ciò produce risultati non dissimili dall’atteggiamento descritto in precedenza.
Dimostrati relativamente sicuro di te, porta evidenze, fai degli esempi e racconta
esperienze che dimostrino le cose che affermi di saper fare; soprattutto, affronta la situazione
con dignità considerando che, prima che un selezionatore e un candidato, si stanno confrontando due
persone.