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La Regione promuove l'accesso a nidi, servizi educativi domiciliari, spazi gioco, centri per bambini e genitori e servizi sperimentali sostenendo le famiglie nel pagamento delle rette di frequenza
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Di cosa si tratta
È un beneficio economico per la riduzione delle rette degli asili nido e dei servizi integrativi (centri per bambini e genitori, gli spazi gioco e i servizi educativi domiciliari) o sperimentali per la prima infanzia.
Alle famiglie che iscrivono i bambini agli asili nido o agli altri servizi viene applicata una
retta di frequenza ridotta: la differenza è rimborsata ai gestori dei nidi e dei servizi.
Chi può beneficiare della riduzione
La riduzione (cioè l'abbattimento delle rette) spetta al:
- nucleo familiare con un unico figlio minore e ISEE pari o inferiore a euro 30.000 in cui
almeno un genitore è residente o lavora nel territorio regionale da almeno un anno;
- nucleo familiare con due o più figli minori e ISEE pari o inferiore a euro 50.000 in cui
almeno un genitore è residente o lavora nel territorio regionale da almeno un anno;
- madri di figli minori, residenti o che lavorino nel territorio regionale da almeno un
anno, inserite in un percorso personalizzato di protezione e sostegno all’uscita da situazioni di
violenza debitamente attestato, anche in assenza di presentazione di dichiarazione ISEE.
Attenzione: non può beneficiare della riduzione chi ha iscritto il figlio alle cosiddette “ sezioni primavera” o “ ponte”.
Quali sono i servizi per la prima infanzia
Sono quelli dedicati ai bambini da 3 mesi a tre anni: i nidi, i servizi integrativi (servizio educativo domiciliare, centro per bambini e genitori, spazio gioco) e quelli sperimentali.
I servizi devono essere ricompresi nell’apposito Elenco pubblicato dal Comune o dagli Enti
gestori dei Servizi Sociali dei Comuni competente per territorio, che va consultato prima di fare
la domanda.
Come si accede al beneficio
Per accedere all’abbattimento delle rette è necessario che uno dei genitori o chi ne fa le veci
compili la domanda e la presenti:
- al Comune sede del servizio richiesto se i figli vengono iscritti a un servizio
comunale o convenzionato con il Comune;
- agli Enti gestori dei Servizi Sociali dei Comuni se i figli vengono iscritti a un servizio
non comunale
Scadenze
Per avere la certezza di ottenere il beneficio (avendone i requisiti) occorre presentare la domanda entro il 31 maggio di ogni anno.
La domanda vale per l’anno educativo che inizia il 1° settembre dello stesso anno.
Le domande possono essere presentate anche dopo il 31 maggio di ogni anno: in questo caso non
sono ammesse automaticamente al beneficio, ma vengono valutate in base alla disponibilità di
risorse.
Entità dell’abbattimento delle rette
Per i nuclei familiari con un unico figlio minore (ISEE pari o inferiore a 30.000 euro), l'entità del beneficio è stabilita annualmente dalla Giunta regionale in base al tipo di servizio frequentato e alla quantità delle ore di frequenza. Gli importi mensili sono graduati in relazione alle fasce ISEE del nucleo familiare, privilegiando in particolare le fasce con valore ISEE minore.
Per i nuclei familiari con due o più figli minori (ISEE fino a 50.000 euro) l’entità del
beneficio è determinata dalla Giunta regionale fino a un massimo di 600 euro mensile per una
frequenza a tempo pieno (almeno 100 ore al mese e con almeno 10 giorni con frequenza superiore alle
5 ore) e 300 euro per una frequenza a tempo parziale.
Qualora il medesimo nucleo familiare abbia due o più figli iscritti contemporaneamente ai
nidi o ai servizi integrativi (servizio educativo domiciliare, centro per bambini e genitori,
spazio gioco) o a quelli sperimentali il beneficio è determinato:
in caso di ISEE fino a 30.000 euro per il primo iscritto in base alle fasce d’ISEE, mentre
per gli altri figli iscritti in un massimo di 600 per la frequenza a tempo pieno e un massimo di
300 euro per la frequenza a tempo parziale;
in caso di ISEE superiore a 30.000 euro e fino a 50.000 euro in un massimo di 600 per la
frequenza a tempo pieno e un massimo di 300 euro per la frequenza a tempo parziale di tutti i figli
iscritti con esclusione del primo.
Per le madri di figli minori inserite in un percorso personalizzato di protezione e sostegno
all’uscita da situazioni di violenza debitamente attestato l’intensità del beneficio è
riconosciuta:
per le madri con un unico figlio iscritto in base alla fascia ISEE con valore minore;
per le madri con più figli iscritti al primo iscritto in base alla fascia ISEE con valore
minore, mentre per gli altri figli iscritti in un massimo di 600 per la frequenza a tempo pieno e
un massimo di 300 euro per la frequenza a tempo parziale;
In caso di frequenza dei servizi per un tempo inferiore alle 30 ore al mese ed esclusivamente a favore dei nuclei familiari aventi un ISEE non superiore a 10.000 euro viene determinato annualmente l’importo fino a un massimo di 35 euro al mese.
Il beneficio è ridotto del 50 per cento se nessuno dei genitori, componenti il nucleo
familiare, è residente o presta attività lavorativa nel territorio regionale da almeno 5
anni.
In ogni caso l’ammontare del beneficio non potrà essere superiore alla retta mensile del
periodo corrispondente.