A partire dalla fine del 2021 si è verificato un costante e prolungato deficit di afflussi meteorici su tutto il territorio regionale. La pioggia cumulata durante il 2022 si è attestata tra il 30 e il 40% in meno rispetto al valore medio sul lungo periodo a seconda delle diverse aree del territorio regionale. La cumulata dei primi 6 mesi dell’anno 2023 mostra ancora un deficit compreso tra il 15 e il 30%. Il deficit nelle precipitazioni ha determinato una mancata ricarica delle falde a partire già dai mesi autunnali del 2021, aggravata ulteriormente dalla siccità che ha colpito tutto l'anno 2022. Allo stato attuale, l’intera falda dell’Alta Pianura è in condizione di magra severa e in particolare i livelli in destra Tagliamento sono prossimi ai minimi storici. Questa condizione determina una diminuzione della pressione negli acquiferi artesiani della Bassa Pianura che è alla base della conseguente diminuzione dello zampillamento dei pozzi a getto continuo e del malfunzionamento di alcuni impianti di autoapprovvigionamento domestico.

Azioni in atto

Il 17 luglio 2023 il Direttore del Servizio gestione risorse idriche ha provveduto a emanare ai sensi dell’art. 106 del R.D. 1775/1933 una specifica ordinanza al fine della salvaguardia delle risorse idriche regionali. Con l'ordinanza viene disposto che:

  • la regolazione dei pozzi salienti a getto continuo ad uso domestico sia effettuata con le modalità descritte nel documento elaborato dal Tavolo tecnico previsto al comma 4 dell’art. 47 delle Norme Tecniche di Attuazione del Piano Regionale di Tutela delle Acque;
  • che tutti i pozzi salienti a getto continuo privi di utilizzo siano chiusi e sigillati definitivamente tramite cementazione;
  • che i pozzi salienti a getto continuo pubblici senza specifico impiego se non quello ornamentale (quali ad esempio fontane a getto continuo e lavatoi) siano chiusi e sigillati definitivamente tramite cementazione, se non riconvertiti con ricircolo a ciclo chiuso;

L’ordinanza prevede che le disposizioni espresse diventino definitivamente obbligatorie a partire dal 30 novembre 2023, termine entro il quale tutti i soggetti interessati dovranno pertanto aver provveduto ad adeguare i pozzi di conseguenza.

L’Osservatorio permanente sugli utilizzi idrici del Distretto Idrografico delle Alpi Orientali, nella seduta del 13 luglio 2023, ha confermato il livello di severità idrica “media” per le acque sotterranee, tenuto conto dello stato delle risorse e delle esigenze degli usi in atto ed ha emesso il Documento di Valutazione e Orientamento con azioni specifiche per gli Enti.

In data 16 febbraio 2023 il vicegovernatore con delega alla Protezione civile del Friuli Venezia Giulia ha incontrato i gestori dei servizi idrici della Regione per una riunione ricognitiva programmatoria, a fronte dell'emanazione dell'ordinanza della Presidenza del Consiglio dei ministri finalizzata a realizzare interventi urgenti di Protezione civile per contrastare la situazione di deficit idrico in atto in Friuli Venezia Giulia, così come in altre parti della Penisola, in particolare nel Nord Italia.

Con delibera del Consiglio dei Ministri del 28 dicembre 2022 è stato prorogato lo stato di emergenza in relazione alla situazione di deficit idrico per ulteriori 12 mesi anche nel territorio del Friuli-Venezia Giulia. Lo stato di emergenza è volto a fronteggiare con mezzi e poteri straordinari la situazione in atto, con interventi di soccorso e assistenza alla popolazione interessata, e al ripristino della funzionalità dei servizi pubblici e delle infrastrutture di reti strategiche.

Non ci sono mai state le condizioni per revocare lo stato di sofferenza idrica dichiarato in data 23 giugno 2022 dal Presidente della Regione con Decreto n. 077/2022 sebbene siano state revocate alcune azioni a tutela dell’economia con il successivo Decreto n. 125/2022 .

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Il ruolo dell’Amministrazione Regionale

L’Amministrazione Regionale, tramite:

la DC Difesa dell’ambiente, energia e sviluppo sostenibile

• monitora costantemente la situazione delle risorse idriche attraverso il rilevamento e l’e laborazione dei dati della rete meteoclimatica regionale e con rilievi idrologici (Ufficio Idrografico Regionale);

• interviene sui rapporti di concessione di derivazione d’acqua ad uso industriale, idroelettrico ed irriguo al fine di regolare le deroghe al rilascio del DMV e di razionalizzare l’u tilizzo della risorsa;

• partecipa all’Osservatorio Permanente sugli utilizzi idrici organizzato dal Distretto delle Alpi Orientali, insieme alla Regione Veneto e alle Province Autonome di Trento e Bolzano, dove vengono discussi gli indirizzi generali a scala di bacino per la gestione della risorsa idrica a seconda dei livelli di severità idrica dichiarata;


la DC Risorse agroalimentari, forestali e ittiche

• indirizza le attività di vigilanza del Corpo forestale regionale anche allo stato dei corsi d’acqua;

• gestisce con il supporto di ERSA, ETPI e dei Consorzi di Bonifica la riduzione del prelievo ad uso irriguo al fine di ottimizzare le risorse disponibili a tal scopo;


la Protezione Civile regionale coordina, anche attraverso AUSIR ed i gestori del servizio, le iniziative di prevenzione e contrasto alle situazioni emergenziali nel settore acquedottistico, anche in raccordo con gli interventi della Protezione Civile nazionale.

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Il contributo regionale

La Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia contribuisce all’acquisto e all’installazione dei dispositivi per regolare il flusso dei pozzi artesiani e dei fontanili (legge finanziaria 2022): per ogni pozzo o fontanile riconosce, infatti, un contributo fino al 100 per cento della spesa, fino a un massimo di 300,00 Euro.

I beneficiari potranno presentare domanda di contributo a partire dalle ore 9.00 del 1° settembre 2023 e fino alle ore 16.00 del 15 novembre 2023. Si potrà fare richiesta di contributo solo per via telematica, tramite il portale dedicato, cui si può accedere con codice SPID o in modo analogo.

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Approfondimenti

Aggiornamento sullo stato delle risorse idriche 
Qui sotto sono disponibili le relazioni sullo Stato delle risorse idriche a cura del Servizio gestione risorse idriche, contenenti i dati e le statistiche sulle piogge, manto nevoso, falde, invasi, portate dei principali corsi d’acqua.

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Falde artesiane e i pozzi a getto continuo 
Vedi qui sotto l'approfondimento scientifico per meglio spiegare il fenomeno delle falde artesiane e dei pozzi a getto continuo e  consulta la pubblicazione "Risorse idriche sotterranee del Friuli Venezia Giulia: sostenibilità dell’attuale utilizzo” dalla quale i dati sono tratti.

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Il Tavolo tecnico, istituito con deliberazione della Giunta regionale 30 dicembre 2014, n. 2642 e integrato con deliberazione della Giunta regionale 11 gennaio 2019, n. 18, riunitosi nelle sedute del 14 e del 28 luglio 2022, ha elaborato un documento tecnico nel quale si illustra una soluzione tecnica immediatamente applicabile per limitare la portata emunta dai pozzi domestici a salienza naturale, e dunque mitigare il calo di pressione degli acquiferi cui stiamo assistendo e che sta determinando situazioni di impossibilità di approvvigionamento per alcuni nuclei familiari sparsi in diversi comuni della Regione.
Tali indicazioni sono state fatte proprie dall’A mministrazione Regionale che ha provveduto ad emanare un ulteriore decreto (DPReg n. 106/2022) nel quale si consiglia ai proprietari ed agli utilizzatori di pozzi domestici di cui all’articolo 93 del regio decreto 1775/1933 a salienza naturale di installare un riduttore che limiti la portata del flusso a getto continuo e una valvola di regolazione.
Di seguito il documento tecnico prodotto dal Tavolo:

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