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cons-aut/numero 2






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Personale

Si a deroghe per limiti assunzioni enti locali

Parere favorevole all’unanimità per le nuove deroghe ai limiti imposti dalla Giunta regionale alle assunzioni di personale negli enti locali (vedi deliberazione n. 14 sul sito del CAL).

La Finanziaria regionale aveva introdotto (art. 13, comma 16) un limite alle assunzioni stabilendo che, per il 2010 e il 2011 in ciascun ente locale la spesa annua onnicomprensiva non debba superare il 20 per cento di quella relativa alle cessazioni di personale a tempo indeterminato avvenute nel corso dell'esercizio precedente e non già riutilizzata nel corso dell'esercizio stesso.

Tale limite risultava però derogabile in base alla previsione contenuta nel comma 17, applicando il quale la Giunta regionale può autorizzare assunzioni oltre il limite per specifiche, eccezionali e indifferibili esigenze manifestate da singoli enti locali.

La Giunta regionale ha così fissato una serie di criteri per chiarire che le assunzioni in deroga possono essere effettuate a copertura di figure professionali uniche sostituibili, per lo svolgimento di attività finanziate totalmente o in parte con fondi a destinazione vincolata, per assicurare le attività correlate ad esigenze di carattere stagionale, oppure per fronteggiare stati di emergenza o di calamità naturale.

Nel corso della discussione avvenuta nella seduta del 14 aprile 2010, il Presidente del Consiglio delle autonomie locali ha sottoposto all’assessore regionale al personale, Andrea Garlatti, una richiesta di integrazione della norma.

In particolare è stato richiesto che si possa procedere ad assunzione in deroga anche per la copertura dei posti di assistente sociale, vacanti a seguito di cessazioni nei Comuni.Il Presidente ha fatto anche sapere che il Comune di Latisana ha chiesto chiarimenti in merito alla legge regionale 6/2006 e, in particolare, al personale appartenente alla pianta organica aggiuntiva (POA).

Garlatti ha condiviso la problematica riguardante il personale dei servizi sociali del comuni gestiti a livello di ambito, ma, per evitare automatismi nell’applicazione della deroga, ha ritenuto di accogliere la richiesta di integrazione con una formulazione più generica che preveda che le assunzioni possano avvenire sulla base di “criteri specifici per i comuni gestori di ambito, in relazione alla copertura dei posti vacanti a seguito di cessazioni”.

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