Con un’intesa a larga maggioranza (19 favorevoli ed astenuto il solo Comune di Pordenone), il CAL
ha espresso l’intesa sul disegno di legge di manutenzione dell’ordinamento regionale 2010 (vedi deliberazione CAL n. 19 /2010).
Durante la seduta è stato acquisito e condiviso il documento contenente la sintesi delle
numerose osservazioni e delle proposte emerse nel corso dell’accurato esame preliminare svolto
dalle Commissioni congiunte del Consiglio.
Il CAL, in esito ai riscontri ottenuti, ha tuttavia ritenuto di ritenere condizionanti ai
fini dell’espressione dell’intesa quattro delle proposte formulate e non accolte nella loro
totalità dall’assessore regionale alla Funzione pubblica, Andrea Garlatti.
Si tratta, innanzitutto, della richiesta di prevedere una deroga al limite delle assunzioni
con riferimento alla copertura di posti previsti da bandi di concorso pubblico già banditi e
pubblicati alla data di entrata in vigore della legge di manutenzione, anche in considerazione del
fatto che il limite penalizza in particolare gli enti più virtuosi.
Il Consiglio ha inoltre insistito sul fatto che l’esclusione delle “country house” dall’o
bbligo della modifica della destinazione d’uso è suscettibile di determinare effetti distorsivi
sulla leale concorrenza nell’esercizio delle attività commerciali, nonché significanti implicazioni
di carattere urbanistico sulle aree agricole.
Il Consiglio ha inoltre sottolineato che l’assoggettamento alla verifica di compatibilità
ambientale dei piccoli interventi legati a situazioni di manutenzione ordinaria e straordinaria
della rete viaria porterebbe ad un pesante ed ingiustificato aggravio dei procedimenti in capo agli
uffici gestori della viabilità ed è pertanto indispensabile che l’Amministrazione regionale si
impegni a ricercare una soluzione tecnica in sede di attuazione della norma o a rappresentare la
questione nelle opportune sedi a livello nazionale.
Da ultimo ha evidenziato la necessità di prevedere un adeguato trasferimento di risorse umane
e materiali a fronte del conferimento di nuove funzioni amministrative agli enti locali.