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Sociale

Fondo sociale regionale – Approvata quota per il superamento delle disomogeneità territoriali

Parere favorevole, senza alcun voto contrario, è stato espresso dal CAL nella seduta del 18 marzo sulla deliberazione della Giunta regionale del 329/2013, che determina l’ammontare della quota annuale del Fondo sociale regionale destinata a favorire il superamento delle disomogeneità territoriali nell'offerta dei servizi (vedi deliberazione CAL n. 7/2013).
 
La quota stanziata per l’anno 2013 ammonta a complessivamente a 8, 5 milioni di euro così suddivisi: un milione di euro per interventi in favore di minori stranieri non accompagnati inseriti in strutture; un ulteriore milione di euro per il consolidamento del sistema associato di governo del sistema locale degli interventi e dei servizi sociali, così come previsto nelle ‘Linee guida per la predisposizione dei Piani di Zona’ (Obiettivo 2/2013-2015); 6, 5 milioni di euro per la stabilizzazione ed il consolidamento delle prestazioni e degli interventi di cui all’art. 6 della L.r. 6/2006, che consentiranno di sostenere ulteriormente l’offerta di servizi e di prestazioni nelle aree di bisogno, in linea con quanto previsto dall’Obiettivo 3/2013-2015 dei citati ‘Piani di Zona’.
I criteri di riparto e le modalità di utilizzo della quota stanziata verranno disposti da un apposito regolamento che verrà sottoposto all’esame del CAL.
 
Al fine di realizzare il raccordo con la Conferenza permanente per la programmazione sanitaria sociale e sociosanitaria regionale, nelle materie che riguardano le politiche sociali, alla seduta della III Commissione del CAL, incaricata di sviluppare l’esame istruttorio del provvedimento, hanno preso parte anche il Presidente ed i componenti della Commissione dedicata alle tematiche sociali e sociosanitarie integrate della Conferenza medesima.

In vista della programmazione delle risorse future, nel corso della Commissione stati condivisi alcuni spunti di riflessione che verranno ripresi nell’ambito della discussione sulle future linee politico-amministrative d’intervento nel settore. Il Presidente della Conferenza permanente ha proposto di valutare che una parte delle risorse del Fondo sociale, anziché essere ripartita con criteri parametrici, possa essere finalizzata a favorire le progettualità più innovative ed efficaci, da proporre, eventualmente, come ‘buone prassi’ per migliorare l’efficienza del complessivo sistema socio-assistenziale. La Commissione ha, altresì, rilevato l’importanza di valorizzare i momenti di confronto fra Regione ed Enti locali sull’effettivo impiego dei fondi destinati alle politiche sociali (come ad es., nel caso dei fondi destinati alle adozioni), così da consentire, d’intesa con gli soggetti che operano direttamente con l’utenza, la più proficua destinazione di tutte le risorse a disposizione.

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