Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia

torna alla prima pagina webletter
cons-aut/numero 6






Cancellami per annullare l'iscrizione alla webletter

Servizi sociali

Indirizzo per l’affidamento del sistema integrato

Il 14 marzo 2011, nella sua ultima riunione del quinquennio, il CAL ha espresso all’unanimità (votanti 15, favorevoli 15) parere favorevole sull’atto di indirizzo riguardante le modalità di affidamento dei servizi del sistema integrato di interventi e servizi sociali (vedi deliberazione CAL n. 10/2011).

L’atto di indirizzo, previsto dall’art. 35, comma 5, della legge regionale n. 6/2006, viene definito ora per la prima volta. Esso si pone come strumento di ausilio, una “cassetta degli attrezzi”, a disposizione delle amministrazioni, dando loro criteri uniformi di riferimento per l’a ffidamento dei servizi e, cosa molto importante, supportandole con attività di accompagnamento da parte degli uffici della Direzione centrale salute, integrazione sociosanitaria e politiche sociali.

L’assessore regionale alla Salute, Vladimir Kosic, intervenuto alla seduta del CAL, ha illustrato il documento sottolineandone la sua funzione di indirizzo, non cogente, ma quale utile strumento a disposizione delle amministrazioni interessate e degli operatori, tenendo conto della difficoltà che gli stessi riscontrano nel campo normativo a causa della stratificazione delle fonti normative: diritto comunitario, statale e regionale.

Giudizio positivo sull’atto di indirizzo è stato espresso anche dal presidente della Conferenza permanente per la programmazione sanitaria, sociale e sociosanitaria regionale, Vittorino Boem, il quale ne ha evidenziato l’utilità per le amministrazioni.

Il CAL aveva esaminato il documento all’interno della III Commissione ed aveva espresso alcune richieste ed osservazioni, in particolare in relazione agli affidamenti dei servizi per i quali deve essere garantita la continuità assistenziale, è stata rappresentata l’esigenza di chiarire se, nel caso di affidamenti pluriennali idonei a garantire tale requisito, ma d’importo naturalmente più elevato vista la maggior durata temporale, sia possibile derogare, in virtù del rispetto del principio di continuità, alle tipologie di gara contemplate per le soglie economiche più elevate previste dal decreto legislativo 163/06, nonché di precisare dettagliatamente quali servizi rientrino nell’applicazione del codice dei contratti e per quali siano previste delle esenzioni o semplificazioni. Inoltre, si è chiesto di inserire una precisazione sulle modalità di effettuazione dell’indagine di mercato e sulla scelta dei soggetti a cui si chiedono preventivi di spesa; di esplicitare la necessità che ogni amministrazione si doti di un regolamento per le spese in economia; di esplicitare criteri, modalità e requisiti per la formazione delle commissioni giudicatrici; e di approfondire, in vista di un eventuale inserimento nell’atto in esame, anche la possibilità di utilizzo dello strumento del project-financing, il quale potrebbe rappresentare un’o pportunità, specialmente in relazione alla gestione di servizi, quali ad es. l’accoglienza in case di riposo o centri diurni, caratterizzati dalla corresponsione di rette o tariffe.

 L’assessore Kosic in sede di replica ha accolto le osservazioni proposte dal CAL e si è riservato un approfondimento sulle stesse al fine di integrare il documento come proposto dal Consiglio delle autonomie.

WebLetter ConsAut
autorizzazione 11 febbraio 2010 al n. 3 del Registro giornali e periodici del Tribunale di Udine
Direttore responsabile: Elisabetta Pozzetto