Il 14 marzo 2011 il CAL ha espresso unanimemente il proprio parere favorevole anche sul “ Regolamento per la ripartizione tra i Comuni singoli e associati delle risorse di cui all’articolo 39, comma 3, della legge regionale 31 marzo 2006 n. 6 (Sistema integrato di interventi e servizi per la promozione e la tutela dei diritti di cittadinanza sociale)” approvato in via preliminare dalla Giunta regionale con deliberazione n. 287 del 25.02.2011 (vedi deliberazione CAL n. 11/2011).
Nel corso della seduta è intervenuto il presidente della Conferenza permanente per la programmazione sanitaria, sociale e sociosanitaria regionale Vittorino Boem il quale, dopo aver ripercorso l’iter che ha portato alla definizione dei contenuti del regolamento in discussione, ha espresso soddisfazione per il lavoro compiuto che ha comportato un ampio confronto fra gli enti interessati e ha condotto alla revisione dei criteri di ripartizione delle risorse, ancorandoli a parametri oggettivi e non più alla spesa storica; ha inoltre informato il CAL che la Conferenza permanente ha espresso ad ampia maggioranza parere favorevole sul regolamento.
È intervenuto nel dibattito il presidente Ettore Romoli che, in qualità di sindaco di Gorizia, ha sottolineato che il regolamento si inserisce in un percorso coerente con le finalità del fondo in argomento, individuando parametri oggettivi, non più criteri legati alla spesa storica e prevedendo anche particolari criteri da applicare in via transitoria al fine di attenuare l’impatto del passaggio dalla precedente alla nuova modalità di finanziamento.
Nel corso della discussione, l’assessore regionale alla Salute, integrazione sociosanitaria e politiche sociali, Vladimir Kosic, nel ribadire i principi ispiratori del nuovo regolamento, ha evidenziato che essi corrispondono ad una visione caratterizzata dalla condivisione delle responsabilità fra tutti gli enti interessati e sottolinea in particolar modo la novità rappresentata dall’introduzione del criterio di parametri oggettivi per il trasferimento delle risorse, ferma restando la garanzia della continuità dei servizi.