Trovare lavoro: un problema che interessa molte persone e moltissimi giovani. Si sente dire: il
lavoro è un diritto, lo sostiene anche la Costituzione. Ma in realtà non vi sono norme che rendano
questo diritto operativo: il lavoro te lo devi trovare, magari puoi creartelo tu stesso. Nessuna
impresa – e del resto è logico – è obbligata ad assumere qualcuno, se non ne ha bisogno! In Italia
esiste però un caso di collocamento obbligatorio, sancito dalla legge n. 68 del 1999, che si
propone di garantire il lavoro ai soggetti particolarmente svantaggiati in quanto colpiti da
problemi fisici o psichici di diversa origine.
I destinatari degli obblighi di assunzione di questi soggetti sono i datori di lavoro
(pubblici e privati) anche non imprenditori, compresi i partiti politici, le organizzazioni
sindacali e le organizzazioni senza scopo di lucro che operano nel campo della solidarietà sociale,
dell'assistenza e della riabilitazione. Ogni datore di lavoro deve pertanto garantire una certa
quota di assunzioni di soggetti svantaggiati, se impiega nel complesso più di 14 dipendenti.
Allo scopo di agevolare maggiormente l’inserimento e l’integrazione nel mondo del lavoro
delle persone con disabilità, le recenti riforme del mercato del lavoro hanno introdotto
alcune novità legislative.