Un'alternativa al lavoro dipendente (sia esso nel settore privato o in quello pubblico) è quella
di iniziare un'attività autonoma: diventare un libero professionista o un imprenditore. Attento, è
un’alternativa affascinante ma non deve essere un ripiego: ci vogliono doti, idee e fegato, per
affrontare il rischio. E magari ci vogliono anche un po’ di soldi: per capire quanti e immaginare
come trovarli, è indispensabile redigere un progettino – fare un business plan, come si dice in
gergo – prima di buttarsi nell’avventura.
Qui ti forniamo solo alcune nozioni per orientarti meglio. Se non desideri svolgere un lavoro
da dipendente e hai buone idee, puoi decidere di metterti in proprio per produrre qualcosa, gestire
un negozio o una qualsiasi altra attività di servizio. In tal caso, il modo più semplice per
realizzare il tuo scopo è quello di creare una ditta individuale: le spese iniziali sono poche
rispetto a quelle per la costituzione di una società e anche la tenuta delle scritture contabili è
molto semplice. Inoltre, non ti verrà chiesta nessuna tassa né per la costituzione né per lo
scioglimento della ditta. Ma non è l’unica soluzione!
Se hai scelto una libera professione (ad esempio essere architetto, geometra, medico,
giurista, commercialista…) potrai agire da indipendente. Il libero professionista è un soggetto che
non è vincolato da un rapporto di dipendenza con un unico datore di lavoro, ma svolge la propria
attività a vantaggio di più soggetti nei confronti dei quali non è un subordinato: infatti, rimane
libero nella gestione del proprio tempo e degli strumenti che gli consentono di portare a termine
l'incarico affidato. Molto spesso è richiesta l'iscrizione a un Ordine (come per gli avvocati) o a
un Collegio (come per i geometri) per poter esercitare la relativa attività. Se esiste questo
obbligo e non provvedi all'iscrizione, pur svolgendo la professione, rischi una denuncia per aver
commesso il reato di esercizio abusivo della professione.
Ti consigliamo di visionare la
sezione del portale regionale
dedicata a incentivi e contributi a fondo perduto erogati a favore dei liberi
professionisti.