l'isola del lavoro

Isola del lavoro

Mercato aperto e mercato nascosto del lavoro

Il mercato del lavoro è una "piazza" un po’ particolare. Contrariamente a quanto avviene nel caso delle merci o anche dei servizi, dove coloro che hanno bisogno di acquistare e di vendere cercano in tutti i modi di rendere visibili in modo aperto le loro necessità, il mercato del lavoro è prevalentemente un mercato che si svolge all’oscuro da troppi occhi indiscreti. In altre parole, è maggiore il numero di transazioni – ovvero di inserimenti e di contratti di lavoro stipulati – che si realizzano mediante contatti informali tra possibili datori di lavoro e aspiranti lavoratori, che il numero di posti assegnati attraverso procedure trasparenti di selezione dei candidati.
Nei due casi si parla di mercato aperto e di mercato nascosto del lavoro.

Il mercato aperto è quello in cui la domanda di lavoro viene pubblicizzata, resa visibile ad un grande numero di persone, mediante:

  • emissione di concorsi pubblici che compaiono sui Bollettini e le Gazzette ufficiali
  • annunci a stampa fatti direttamente dai datori di lavoro
  • annunci fatti da Agenzie di intermediazione
  • segnalazione dei posti vacanti ai Centri per l’Impiego
  • ricerche condotte direttamente dalle aziende o per il tramite di Agenzie, ad esempio presso le Università e gli Enti formativi, per individuare possibili candidati
  • altri mezzi di comunicazione, specie sul Web per sollecitare candidature (quasi sempre i siti delle imprese hanno al loro interno una pagina dal titolo: vuoi lavorare con noi, lavora con noi, opportunità di lavoro….).

Ricorrono a questo tipo di mercato le organizzazioni che devono farlo (ad esempio Enti pubblici) e in generale le grandi imprese che hanno uffici del personale capaci di dedicarsi a selezionare un grande numero di candidature. Qualche volta vi ricorrono anche piccoli datori di lavoro, se la ricerca riguarda personale particolarmente qualificato che è difficile reperire attraverso i canali "informali". 

Il mercato del lavoro nascosto è quello su cui si muovono generalmente le piccole e medie aziende. Qui spesso è il titolare a decidere, c'è poco tempo da dedicare alla selezione, si assumono le persone sulla base di referenze, raccomandazioni (guarda che non è una brutta parola!) e conoscenze. Sono i collaboratori già presenti in azienda le prime persone a cui si dà fiducia per raccogliere indicazioni su possibili candidati, poi ci si rivolge ad amici, parenti, altri imprenditori con cui si va d’accordo e di cui ci si fida. Ma le imprese tengono in considerazione anche chi si è attivato autonomamente nella ricerca di un lavoro: magari mettono il suo CV in qualche cassetto, in attesa… e quando serve, perché no, se l’impressione era stata buona, provano a verificare se la persona è ancora disponibile a un colloquio.
Questo mercato del lavoro – a seconda dei settori e delle realtà locali – copre dai due terzi ai tre quarti dell’intero movimento di assunzioni. Come mai? La risposta non è difficile: in Italia oltre il 90% delle imprese (e dei posti di lavoro) appartengono alla categoria delle piccole, medie e soprattutto piccolissime imprese! Non solo artigiani, subfornitori, negozietti, ma anche consulenti, informatici, produttori ad alta tecnologia… Alla fine quello che li accomuna, se consideriamo il mercato del lavoro, è che si muovono tutti nell’ombra. Munisciti di torcia, di coraggio e di iniziativa: potrai trovare lì la luce del tuo futuro!



ultimo aggiornamento: Tue Jan 07 18:27:15 CET 2020
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