Il mercato del lavoro è una "piazza" un po’ particolare. Contrariamente a quanto avviene nel
caso delle merci o anche dei servizi, dove coloro che hanno bisogno di acquistare e di vendere
cercano in tutti i modi di rendere visibili in modo aperto le loro necessità, il mercato del lavoro
è prevalentemente un mercato che si svolge all’oscuro da troppi occhi indiscreti. In altre parole,
è maggiore il numero di transazioni – ovvero di inserimenti e di contratti di lavoro stipulati –
che si realizzano mediante contatti informali tra possibili datori di lavoro e aspiranti
lavoratori, che il numero di posti assegnati attraverso procedure trasparenti di selezione dei
candidati.
Nei due casi si parla di mercato aperto e di mercato nascosto del lavoro.
Il mercato
aperto è quello in cui la domanda di lavoro viene pubblicizzata, resa visibile ad un
grande numero di persone, mediante:
Ricorrono a questo tipo di mercato le organizzazioni che devono farlo (ad esempio Enti pubblici)
e in generale le grandi imprese che hanno uffici del personale capaci di dedicarsi a selezionare un
grande numero di candidature. Qualche volta vi ricorrono anche piccoli datori di lavoro, se la
ricerca riguarda personale particolarmente qualificato che è difficile reperire attraverso i canali
"informali".
Il mercato del lavoro
nascosto è quello su cui si muovono generalmente le piccole e medie aziende. Qui spesso è
il titolare a decidere, c'è poco tempo da dedicare alla selezione, si assumono le persone sulla
base di referenze, raccomandazioni (guarda che non è una brutta parola!) e conoscenze. Sono i
collaboratori già presenti in azienda le prime persone a cui si dà fiducia per raccogliere
indicazioni su possibili candidati, poi ci si rivolge ad amici, parenti, altri imprenditori con cui
si va d’accordo e di cui ci si fida. Ma le imprese tengono in considerazione anche chi si è
attivato autonomamente nella ricerca di un lavoro: magari mettono il suo CV in qualche cassetto, in
attesa… e quando serve, perché no, se l’impressione era stata buona, provano a verificare se la
persona è ancora disponibile a un colloquio.
Questo mercato del lavoro – a seconda dei settori e delle realtà locali – copre dai due terzi
ai tre quarti dell’intero movimento di assunzioni. Come mai? La risposta non è difficile: in Italia
oltre il 90% delle imprese (e dei posti di lavoro) appartengono alla categoria delle piccole, medie
e soprattutto piccolissime imprese! Non solo artigiani, subfornitori, negozietti, ma anche
consulenti, informatici, produttori ad alta tecnologia… Alla fine quello che li accomuna, se
consideriamo il mercato del lavoro, è che si muovono tutti nell’ombra. Munisciti di torcia, di
coraggio e di iniziativa: potrai trovare lì la luce del tuo futuro!