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LIBRI
educare bellezza
everità
Marco Dallari e Stefano
Moriggi
Erickson Trento,
Anno 2016
pp. 284
€ 18.50
Educare al bello ed educare al vero
sono “due categorie senza le quali l’es-
sere umano non potrebbe conoscere il
mondo, pensarlo, immaginarlo, sognarlo
e agire in esso”. Così scrive nella prefa-
zione Christine Cavallari affermando,
nella sostanza, che se gli esseri umani
non possono disporre di queste due
potenti chiavi ermeneutiche rimangono
naufraghi alla deriva, senza un’autentica
e personale visione del mondo.
Questo volume ci propone quindi
l’esplorazione dei due concetti, il bello
ed il vero, che sempre hanno affascinato
l’uomo fin dall’antichità e che hanno
stimolato filosofi di ogni epoca e luogo.
Le riflessioni degli autori sullo scopo
dell’educazione evidenziano come sia
primario dovere di ogni educatore inter-
rogarsi profondamente, anche attraver-
so le categorie del bello e del vero, sul
senso da attribuire alla formazione dei
giovani: il saper stare al mondo è la fina-
lità essenziale di ogni azione educativa.
Il volume in oggetto si articola in due
parti distinte che trattano rispettivamen-
te i concetti di estetica e di verità nella
pratica dell’educazione.
Per gli autori, Marco Dallari e Stefano
Moriggi, l’obiettivo ultimo di ogni azione
educativa consiste essenzialmente nel
favorire nel giovane lo sviluppo di un
pensiero autonomo aperto ad esperien-
ze, percorsi formativi, incontri con altri
sistemi culturali, affinché possa gene-
rare una personale visione del mondo.
All’interno di questa visione, sempre
dinamica ed in evoluzione, il giovane
potrà attribuire propri significati a ciò
che lo circonda ed alla sua vita stessa.
La prima parte“a scuola con Afrodite”,
curata da Dallari, presenta una diffusa
trattazione del fenomeno della bellezza
cui segue un corredo di strategie ap-
plicative con gli studenti. L’esperienza
diretta della bellezza si configura per
l’autore come un’opportunità didattica
per docenti che intendano potenziare la
loro funzione pedagogica mediante un
approccio laboratoriale, capace di coin-
volgere attivamente gli allievi tramite la
sperimentazione nell’uso consapevole
del pensiero.
L’autore sottolinea come il concetto
di bellezza abbia subito un’evoluzione
nell’arco millenario delle varie culture:
però è sempre esistito. Ed è proprio la
connotazione universale del riconosci-
mento della “bellezza”, della sua ricerca,
della sua costruzione, presente in ogni
tempo ed in ogni luogo abitato dall’uo-
mo, che ci stimola la domanda rispetto
alla sua funzione.
Il bello a cosa serve? Marco Dallari
porta molte prove a dimostrazione di
come la categoria del bello costituisca in
realtà una componente cognitivo-emo-
zionale fondamentale nella costruzione
di qualsiasi processo di conoscenza.
La bellezza è un sentimento che