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LIBRI
RAGAZZI CHEODIANO
LA SCUOLA
come negoziare con i più difficili
Ognuno di noi, genitore, docente,
educatore, conosce almeno un ragazzo
che odia la scuola. Vorremmo aiutare i ra-
gazzi perché si sa che‘non è bene odiare’
la scuola. Abbiamo cercato, trovato, pro-
vato metodi, strategie, tecniche anche
molto diverse, disparate e fantasiose per
condurre i ragazzi a raggiungere la meta
della licenza e/o del diploma.
Questo libro ci illustra come siamo arri-
vati al punto di far odiare la scuola e ci dà
delle precise indicazioni sulle modalità
per ottenere risultati che fino ad ora ci
sembravano insperati e a noi preclusi. Il
punto da dove partire è molto semplice
anche se di difficile attuazione: cambiare
il nostro modo di vedere e giudicare i
ragazzi; uscire dal senso comune; capire
come loro si percepiscono quali perso-
ne e la fatica che stanno facendo per
diventare adulti.
Dopo un breve excursus storico in cui
si dimostra come le ragioni storico-cultu-
rali, che hanno permesso la costituzione
della scuola così come la conosciamo,
non sono più valide per i nostri ragaz-
zi, sono analizzati alcuni concetti che
quotidianamente si sentono ripetere da
docenti e genitori quando si parla della
relazione e del rapporto che si ha con
gli studenti e con i propri figli.
La motivazione, analizzata nel quarto
capitolo, è definita in modo nuovo e,
per certi versi rivoluzionario, come mo-
dalità per ”
fare inmodo che i ragazzi non
Marco Vinicio Masoni
Fabbrica dei Segni ed.
2016
pp. 167 € 13,00
si vergognino di andar bene a scuola
”. Le
emozioni sono una conoscenza linguisti-
ca che fa parte della competenza emo-
tiva. Non è vero che ai ragazzi ‘manca la
voglia’; c’è sempre voglia di fare qualco-
sa, magari di far credere agli altri di non
avere voglia! I conflitti, i problemi con gli
adolescenti ”
stanno in piedi grazie al fatto
che fanno star male l’adulto
”. Ecco quin-
di un modo diverso di vedere le cose,
la relazione, il modo di comunicare dei
giovani, perché loro non sono così, ma
comunicano di essere così. La motiva-
zione, la voglia, le emozioni, i conflitti,
sono le forze centripete che portano
alla costruzione della propria identità:
unico fine della ‘lotta adolescenziale’. Un
altro concetto chiave e fondamentale
è il cambiamento. Cambiamento che
riguarda soprattutto la relazione che si
instaura con i ragazzi, in vari contesti:
famiglia, scuola, società. È nelle spazio di
intersezione tra l’io e il mondo esterno
che nasce, si sviluppa e a volte si dete-
riora la relazione; ma è solo in questo
spazio che noi possiamo intervenire. In
questo spazio relazionale ci stanno la
motivazione, l’emozione, l’adolescenza, il
rispetto, i problemi. L’autore ci guida alla
scoperta di un modo nuovo di definire
questi concetti attraverso gli occhi dei
ragazzi con cui è entrato in contatto, por-
tando racconti di vissuti, di esperienze, di
testimonianze, di interventi sia in contesti
privati che in istituzioni pubbliche.
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