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QUADERNI DI
ORIENTAMENTO 47
GIUSEPPE BARAZZUTTI
PITTORE DI PAESAGGIO
LA LUCE, LE FORME, I COLORI.
Nel 2002 l’allora Centro regionale
ha realizzato la schedatura di oltre un
centinaio di opere e disegni eseguiti
da Barazzutti nel periodo 1919-1930,
selezionati all’interno della collezione
personale del pittore. Precedentemente,
nel 1994, lo stesso Centro regionale e il
Comune di Sauris avevano promosso la
mostra e il catalogo “Un pittore a Sau-
ris. Giuseppe Barazzutti 1890-1940”con
l’intento di far conoscere gli aspetti più
originali della sua produzione.
NELLA GEMONA DEI
PITTORI MIGRANTI
All’interno dei flussi migratori dal Friuli
– che si protrassero dalla metà del XIX
secolo fino alla prima guerra mondiale -
Gemona si distinse per l’alto numero di
maestranze esperte nella decorazione
pittorica, sacra e profana. Assai richiesti,
i gemonesi operarono in Stiria, Carinzia,
Croazia e Slovenia; per i lavori più lunghi
i capibottega organizzarono cantieri
stagionali con i collaboratori e otten-
nero spesso committenze da parte di
altri friulani che all’estero dirigevano o
erano titolari di imprese. Giacomo Ce-
coni di Pielungo di Vito d’Asio - il conte
di Montececon - costruttore di ferrovie
dalle eccezionali capacità tecniche ed
organizzative e Angelo Comini impre-
sario di Artegna - per citarne alcuni - si
avvalsero a lungo di gemonesi per de-
corare palazzi da loro costruiti.
Francesco Barazzutti (1847-1918), pa-
dre di Giuseppe, dimorò stabilmente
dal 1876 al 1887 a Graz e fu chiamato
Nel ricordo dell’architetto
Silvano Crapiz
Questo numero dei Quaderni di
Orientamento è dedicato all’artista
gemonese Giuseppe Barazzutti (1890-
1940) e all’architetto Silvano Crapiz,
scomparso nell’aprile di quest’anno,
che ne ha custodito con devozione la
memoria.
Come nei numeri precedenti, l’autore
delle immagini riprodotte è Gianni Be-
nedetti che le ha realizzate per l’archivio
del Centro regionale di catalogazione
e restauro dei beni culturali al quale è
subentrato nel 2015 l’Istituto regiona-
le per il patrimonio culturale del Friuli
Venezia Giulia.
Barazzutti artista d’ingegno e dai molti
interessi, fu pittore e disegnatore, fre-
scante e progettista, insegnante e diret-
tore per circa otto anni del mobilificio
Giovanni Fantoni.
Per vari motivi non ebbe la notorietà
di altri suoi contemporanei con cui con-
divise ricerche ed esperienze pittoriche.
Le testimonianze dei suoi collaboratori
e di chi lo conobbe ne hanno messo in
luce le doti umane e professionali ma
anche le difficoltà di inserimento nei
circuiti artistici del tempo che avrebbero
potuto valorizzarne l’opera e ricono-
scerne i meriti.
La sua città natale lo ricorda con tre
opere esposte nel Museo civico: due
riproducono soggetti gemonesi: una ta-
voletta con la processione notturna del
venerdì santo davanti al duomo (1922
circa) e una veduta invernale, proba-
bilmente di qualche anno posteriore,
con il colle del castello e “Neve”, datata
1921, con uno scorcio di Sauris di Sopra.