Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia

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Violino su lattiero-caseario di qualita'

 

 

Non poteva non essere imperniato sulle problematiche che anche le aziende zootecniche vivono in conseguenza della crisi, l'intervento dell'assessore regionale alle Risorse Agricole, Naturali e Forestali, Claudio Violino, al Convegno organizzato a Gemona, nell'ex Chiesa di San Michele, dall'Associazione regionale allevatori (ARA FVG), nell'ambito della manifestazione 'Formaggio e dintorni', sul tema 'Soltanto da ottimo latte grandi formaggi'.
Un tema che è stato sviluppato da tecnici del settore, i quali hanno trattato esaurientemente le tematiche strutturali, igienico-sanitarie, agroalimentari, merceologiche, normative, di mercato, del comparto lattiero caseario.
Ne è emerso un quadro di carattere scientifico estremamente attendibile, che ha dimostrato come il sistema latte del Friuli Venezia Giulia sia in grado di offrire un prodotto di alta qualità, destinato alla realizzazione di formaggi di pregio elevato, che sono un elemento importante per affrontare la crisi con strumenti adeguati, che puntano ad un'offerta di qualità che possa far passare in secondo piano il sottodimensionamento delle aziende agricole, anche di quelle zootecniche del Friuli Venezia Giulia.
Serve però, secondo Luca Vadori, presidente dell'ARA FVG, creare un sistema che possa mettere in rete anche i caseifici delle zone disagiate, come la fascia pedemontana, la montagna e il Carso. Affinchè sia possibile conferire il latte, anche quello più pregiato, ai caseifici per la lavorazione.
Uno degli elementi principali per un latte di alta qualità, infatti, assieme al benessere dei capi di bestiame specialmente nella fase della mungitura e all'igiene, è rappresentato dall'alimentazione.
Presenti al convegno il sindaco di Gemona, Gabriele Marini, e il consigliere regionale, Enore Picco, Violino, dopo il dibattito, ha ribadito la volontà della Regione di assicurare priorità all'agricoltura e in particolare alla zootecnia, con l'obiettivo di ridurre gli effetti della crisi.
Una crisi che per effetto delle mancate entrate fiscali si traduce in tagli a tutti i settori operativi dell'Amministrazione e a fronte della quale, Violino ha ribadito la disponibilità del Fondo di rotazione, rivolto a ridurre gli oneri dei mutui e dei prestiti contratti dagli operatori agricoli.
Inoltre, altri finanziamenti saranno reperiti dalla PAC, rivolti prevalentemente alla zootecnia.
Secondo l'assessore infatti, l'obiettivo della Regione nel settore è quello di accompagnare al di là di questo periodo di criticità almeno mille aziende agricole. Assicurando maggiore attenzione a quelle zootecniche, a quelle non sottodimensionate, a quelle che consentono di gestire il territorio.
Le aziende zootecniche infatti, secondo Violino innanzitutto non sono gestite 'part time'. Dunque i loro titolari sono impegnati a tempo pieno sul territorio. Un territorio che anche la presenza dei capi di bestiame consente di mantenere, conservare e valorizzare.
Un ulteriore priorità sarà assegnata alle stalle che allevano bestiame da latte, magari della razza tipica friulana che è la Pezzata Rossa.
Ma anche da parte degli allevatori occorre giunga un segnale forte di collaborazione lungo il percorso di una riforma del settore che dovrà portare alla ristrutturazione dello stesso, rendendolo capace di fare massa critica, grazie alla qualità e alla radicazione sul territorio, nei confronti dei mercati globali.
Occorre infatti che la zootecnia del Friuli Venezia Giulia, che ha già dimostrato di essere all'avanguardia in Italia provvedendo alla razionalizzazione dell'ARA, prima suddivisa in quattro sezioni provinciali, ora di livello unicamente regionale, affronti la crisi con la consapevolezza reale dell'obiettivo della qualità da perseguire ulteriormente per fare sì che anche la zootecnia, in particolare i suoi prodotti lattiero caseari, siano un ulteriore biglietto da visita dell'agroalimentare regionale.

Foto: Marco Pradella