Sarà costituita entro la prossima vendemmia una DOC interregionale tra il Friuli Venezia Giulia
e il Veneto per tutelare e valorizzare la produzione del Prosecco.
Lo annuncia l'assessore Violino, confermando che l'iter per la costituzione della nuova zona
a Denominazione di Origine Controllata è ormai avanzato, in quanto le due Regioni hanno già
approvato l'adesione all'iniziativa con provvedimenti delle relative Giunte. Inoltre è già stata
redatta una bozza del disciplinare al quale si dovranno attenere i produttori dell'area
interessata.
"L'obiettivo che ci siamo posti - spiega Violino - è quello di creare una DOC interregionale
sfruttando il nome del territorio, e attraverso la quale proteggere il prodotto a livello
internazionale".
Infatti i vigneti coltivati a Prosecco stanno proliferando anche al di fuori del territorio
comunitario.
"Coniugare la notorietà nel mondo - aggiunge l'assessore - di un vitigno che è presente
soprattutto nel Veneto, al nome del territorio, che è nostro (la località di Prosecco di trova in
Comune di Trieste) significa tutelare uno dei vini italiani più ricercati qual è il Prosecco, e
consente di elevare lo stesso prodotto al riconoscimento di V.Q.P.R.D. (Vino di qualità prodotto in
Regioni determinate)".
La denominazione di origine controllata, aggiunge Violino, "non certifica soltanto la
provenienza, ma fotografa il contesto naturale nel quale un vino viene realizzato, e descrive i
fattori umani che stanno alla base di ogni coltura".
Nella nuova DOC, puntualizza ancora l'assessore, "tra Friuli Venezia Giulia e Veneto ci sarà
un rapporto paritario; ciò nonostante il Veneto possa vantare una superficie vitata di Prosecco di
circa 14 mila ettari, mentre nella nostra realtà, al momento, i vigneti di Prosecco ricoprono
appena 200 ettari".
"Questo accordo con il Veneto è stato dunque possibile - conclude Violino - proprio perché la
denominazione di una DOC non può prescindere da quella di un Comune, che è Prosecco, che appartiene
al Friuli Venezia Giulia".