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Rilanciare il settore primario

L'agricoltura regionale può uscire dalla crisi che si riverbera anche in altri settori solo attraverso la ristrutturazione del comparto, l'apporto di tutte le componenti interessate a un dibattito partecipato volto alla ridefinizione dei percorsi da seguire verso la ripresa, purché le venga riconosciuto il suo antico ruolo di settore primario per la nostra società.
Così l'assessore regionale alle risorse agricole Claudio Violino si è rivolto al mondo produttivo regionale e ai rappresentanti delle istituzioni partecipanti al tavolo convocato sulla crisi economica dal governatore Renzo Tondo.
Secondo Violino "l'agricoltura è stata storicamente un serbatoio per la manodopera quando altri settori erano in crisi, ma in questo momento non è in grado di assolvere a questo compito un tempo consolidato in quanto a sua volta risente del mondo difficile".
Questa crisi del mondo rurale colpisce anche altri ambiti economici che sono direttamente legati, come quello turistico, delle produzioni legate al settore igienico e sanitario e agroalimentare.
Violino ha poi ricordato come anche le direttive comunitarie abbiano inciso negativamente sull'attuale situazione negativa.
"La direttiva nitrati, per esempio - ha spiegato- ha creato ulteriori difficoltà soprattutto nella zootecnia. In questa fase stiamo procedendo alla ristrutturazione della Direzione e dell'ERSA, e siamo in dirittura d'arrivo con le disposizioni del Programma di sviluppo rurale, strumento su cui stiamo lavorando per adeguarlo alle nuove contingenze che si sono venute a creare e per attualizzarlo. Non dimentichiamo - ha aggiunto l'assessore - che la legislatura passata ha dovuto approvare il Piano di sviluppo rurale d'urgenza, a seguito delle dimissioni dell'allora Governatore".
"È inoltre all'attenzione dei nostri uffici - ha puntualizzato Violino - la situazione che si viene a creare con i nuovi adempimenti della Ocm (organizzazione comunitaria di mercato) Vino, la quale sembra penalizzare le produzioni vitinicole di nicchia che sono un vanto per la nostra terra premiando quei prodotti di qualità meno ricercata, che sono i cosiddetti vini da tavola (Igt)".
L'assessore ha concluso ribadendo la necessità di rafforzare la struttura del mondo agricolo, che attualmente è basata soprattutto su una miriade di aziende di piccola dimensione, che sono le prime a risentire delle crisi.