Profilo professionale

Il tecnico del restauro di beni culturali mobili e superfici decorate di beni architettonici, così come definito all’articolo 2 del Decreto del Ministro per i beni e le attività culturali del 26 maggio 2009 , n. 86 è “la figura professionale che collabora con il restauratore eseguendo con autonomia decisionale strettamente afferente alle proprie competenze tecniche, azioni dirette ed indirette per limitare i processi di degrado dei beni ed assicurarne la conservazione; operazioni di cui garantisce la corretta esecuzione secondo le indicazioni metodologiche ed operative, sotto la direzione ed il controllo diretto del restauratore. Ha la responsabilità della cura dell'ambiente di lavoro e delle attrezzature, cura la preparazione dei materiali necessari per gli interventi, secondo le indicazioni metodologiche del restauratore.” Fermo restando l'unicità del profilo professionale, ciascun tecnico del restauro opera prevalentemente su alcune tipologie di beni culturali e possiede specifiche competenze, conoscenze e abilità declinate con riferimento a tali tipologie di beni (ad esempio: mosaici, affreschi, tele, beni librari ecc). Il tecnico del restauro dei beni culturali con competenze settoriali, derivanti dai settori prevalenti in cui opera, è definito all’art. 3 del DM 26/05/2009, n. 86. Per le tipologie di beni su cui opera il tecnico del restauro di beni culturali, è opportuno tenere presente l'allegato B del DM n.87 del 26/05/2009, relativo al "Regolamento concernente la definizione dei criteri e livelli di qualità cui si adegua l'insegnamento del restauro". Inoltre, la Legge 14/1/2013 n. 7 rispetto alla figura del restauratore di beni culturali, elenca le seguenti tipologie di percorsi formativi professionalizzanti: 1) Materiali lapidei, musivi e derivati 2) Superfici decorate dell'architettura 3) Manufatti dipinti su supporto ligneo e tessile 4) Manufatti scolpiti in legno, arredi e strutture lignee 5) Manufatti in materiali sintetici lavorati, assemblati e/o dipinti 6) Materiali e manufatti tessili, organici e pelle 7) Materiali e manufatti ceramici e vitrei 8) Materiali e manufatti in metallo e leghe 9) Materiale librario e archivistico e manufatti cartacei e pergamenacei 10) Materiale fotografico, cinematografico e digitale 11) Strumenti musicali 12) Strumentazioni e strumenti scientifici e tecnici.
In Regione Friuli Venezia Giulia saranno attivati corsi per il settore 1) Materiali lapidei, musivi e derivati e 2) Superfici decorate dell'architettura.
 

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Requisiti di ammissione ai corsi

 

Per l’accesso ai corsi di Tecnico del restauro di beni culturali è richiesto il possesso di:
- diploma di scuola secondaria superiore;
- qualifica almeno triennale anche del sistema di istruzione e formazione professionale

 


 

  

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Requisiti di ammissione ai corsi nei settori attivati in Regione

- Per il settore musivi e derivati: diploma di liceo artistico o diploma di maestro d’arte applicata o tre anni di esperienza nell’esecuzione di interventi conservativi di beni culturali, maturata negli ultimi dieci anni, oppure titolo di maestro mosaicista.
- Per il settore superfici decorate dell’architettura: almeno un credito formativo di 700 ore determinato ai sensi dell’Accordo integrativo in merito al “Riconoscimento di crediti di frequenza dei corsi di tecnico del restauro di beni culturali” (Rep. atti n. 35/CSR del 7 marzo 2024)”.

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Durata dei corsi

 

  

Il corso di formazione ha una durata complessiva minima di 2700 ore articolate in tre annualità, fatte salve le disposizioni delle Regioni e Province autonome inerenti il riconoscimento di crediti formativi acquisiti in percorsi/contesti formativi e/o professionali.
La Regione Friuli Venezia Giulia con DGR. 1118 dell’8 agosto 2025, con cui recepisce l’A ccordo recante standard formativo e professionale del Tecnico del restauro di beni culturali (Rep atti n. 165/CSR del 25 luglio 2012) e l’Accordo integrativo in merito al riconoscimento dei crediti di frequenza (Rep. atti n. 35/CSR del 7 marzo 2024), attribuisce un credito di 500 ore per l’a ccesso ai corsi di Tecnico del restauro nel settore dei “Materiali lapidei, musivi e derivati” agli allievi che possiedono il titolo di maestro mosaicista.
Almeno il 60% del monte ore deve essere dedicato ad attività pratiche quali laboratorio e stage.
Una percentuale non inferiore al 60% delle attività tecnico didattiche deve essere svolta su manufatti qualificabili come beni culturali ai sensi del Codice dei beni culturali.
I percorsi attivati in Regione, poiché rivolti ad allievi in possesso di crediti formativi definiti dalle direttive e dall’avviso, saranno di 2200 ore nel settore dei materiali lapidei musivi e derivati e di 2000 ore nel settore delle superfici decorate dell’architettura.

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Requisiti di accesso agli esami

Frequenza di almeno il 75% del monte ore complessivamente previsto.
 

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Esame finale ed attestazione

La prova d’esame accerterà le conoscenze e le competenze tecnico professionali previste dallo standard formativo e acquisite durante i corsi.
La commissione d’esame sarà composta ai sensi del Regolamento esami di cui al DPR 39/Pres del 22 marzo 2024 e decreto attuativo n. 47449/GRFVG del 7/10/2024 con l’aggiunta di un rappresentante delle Soprintendenze operante nel territorio regionale.
La certificazione rilasciata al superamento dell’esame finale è di “Tecnico del restauro di beni culturali” ai sensi del DM 86/2009 con l’indicazione dell’indirizzo specifico del corso. Tale attestazione è valida su tutto il territorio nazionale e consente l’iscrizione nell’Elenco Nazionale dei Tecnici del restauro di beni culturali, redatto dal Ministero della cultura.
 
 

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