La Cooperazione Territoriale Europea (in breve CTE - meglio nota come INTERREG) è uno degli obiettivi della Politica di Coesione Europea che mira a sviluppare soluzioni congiunte al fine di valorizzare e accrescere le potenzialità dei territori degli Stati Membri coinvolti. Attraverso l’azione della CTE, l’Europa è più vicina ai cittadini e coinvolge direttamente i territori e le realtà locali.

Programmazione CTE 2021-2027

Cos'è la CTE e cosa finanzia

La Cooperazione Territoriale Europea (CTE) è uno dei due obiettivi della Politica di Coesione (obiettivo CTE/INTERREG), volto a promuovere la collaborazione strategica tra i territori dei diversi Stati Membri dell’Unione Europea (UE) mediante la realizzazione di azioni sinergiche, scambi di esperienze e buone pratiche, condivisione di idee, soluzioni congiunte ai problemi e alle sfide trasversali che coinvolgono le diverse regioni dell’UE e alla costruzione di reti tra attori nazionali, regionali e locali, al fine di promuovere e favorire uno sviluppo economico, sociale e territoriale armonioso nel suo insieme.

Le azioni di cooperazione sono sostenute dal Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR) attraverso quattro componenti chiave: cooperazione transfrontaliera (componente A), cooperazione transnazionale (componente B), cooperazione interregionale (componente C) ed infine la cooperazione delle regioni ultraperiferiche (componente D), che non riguarda l’Italia.

Dopo un intenso e complesso negoziato tra la Commissione, il Parlamento europeo ed il Consiglio, a dicembre 2020 è stato raggiunto l'accordo politico su gran parte delle proposte riguardanti la politica di coesione 21-27, tra cui quella recante disposizioni specifiche per l'Obiettivo INTERREG. Il 1° luglio 2021 sono quindi entrati in vigore i regolamenti riguardanti la politica di coesione 21-27, pubblicati il 30 giugno nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea (GU), tra cui il Regolamento (UE) 2021/1059 del Parlamento e del Consiglio recante disposizioni specifiche per l'obiettivo «Cooperazione territoriale europea» (Interreg).

Parallelamente, è stato raggiunto l’accordo politico complessivo sul Quadro Finanziario pluriennale dell'UE per il periodo 21-27 ed approvato il relativo regolamento, pubblicato nella GU del 22 dicembre 2020 (Regolamento (UE, Euratom) 2020/2093 del Consiglio del 17 dicembre 2020). L’impatto economico della crisi COVID-19, ha reso necessaria l’adozione di un quadro finanziario a lungo termine basato su una transizione equa e inclusiva verso un futuro verde e digitale, che sostenga l’autonomia strategica dell’Unione nel lungo termine e la renda resiliente ad eventuali shock futuri.

Al fine di contribuire al conseguimento delle priorità dell’Unione, la politica di coesione 21-27 ha previsto di concentrare i fondi sui seguenti obiettivi strategici:
a) un’Europa più competitiva e intelligente attraverso la promozione di una trasformazione economica innovativa e intelligente e della connettività regionale alle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (TIC);
b) un’Europa resiliente, più verde e a basse emissioni di carbonio ma in transizione verso un’economia a zero emissioni nette di carbonio attraverso la promozione di una transizione verso un’energia pulita ed equa, di investimenti verdi e blu, dell’economia circolare, dell’adattamento ai cambiamenti climatici e della loro mitigazione, della gestione e prevenzione dei rischi nonché della mobilità urbana sostenibile;
c) un’Europa più connessa attraverso il rafforzamento della mobilità;
d) un’Europa più sociale e inclusiva attraverso l’attuazione del pilastro europeo dei diritti sociali;
e) un’Europa più vicina ai cittadini attraverso la promozione dello sviluppo sostenibile e integrato di tutti i tipi di territorio e delle iniziative locali.

Nonostante la riduzione di risorse rispetto al ciclo di programmazione 14-20, l’obiettivo INTERREG potrà contare su uno stanziamento del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR) di 8.050 milioni di euro, così suddivisi tra le quattro componenti:
- 72,2% per la cooperazione transfrontaliera (componente A);
- 18,2% per la cooperazione transnazionale (componente B);
- 6,1% per la cooperazione interregionale (componente C);
- 3,5% per la cooperazione delle regioni ultra periferiche (componente D che non coinvolge l’Italia).

Entro il prossimo gennaio 2022 è prevista la pubblicazione degli atti di esecuzione della CE che stabiliscono l'elenco delle aree dei programmi destinate a ricevere sostegno, suddivise per componente e per programma Interreg.

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La cooperazione transfrontaliera - INTERREG A

A beneficiare delle risorse della cooperazione transfrontaliera - chiamata anche INTERREG A - sono le regioni "NUTS III".
NUTS (acronimo di Nomenclature d'Unités Territoriales Statistiques) è il sistema di classificazione territoriale standardizzato a livello europeo. Nel caso dell'Italia le aree NUTS III coincidono con le Province, le aree NUTS II sono le Regioni e NUTS I sono le macroaree Nord-Ovest, Nord-Est, Centro, Sud e Isole.

L’obiettivo della cooperazione transfrontaliera è quello di promuovere lo sviluppo regionale integrato e armonioso tra regioni frontaliere terrestri e marittime limitrofe.
La cooperazione transfrontaliera può essere interna (tra NUTS 3 UE o tra NUTS 3 UE e NUTS 3 di Norvegia, Svizzera, Regno Unito, oltre ad Andorra, Liechtenstein, Monaco e San Marino), o esterna (tra NUTS 3 UE e NUTS 3, o aree equivalenti, dei paesi partner ammissibili nel quadro dell'IPA III o dell'NDICI).

Di seguito i programmi di cooperazione transfrontaliera interna che coinvolgono la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia per la programmazione in corso.

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La cooperazione transnazionale - INTERREG B 

I programmi transnazionali - noti anche come Programmi INTERREG B - hanno la finalità di rafforzare la cooperazione tramite azioni che producano uno sviluppo territoriale integrato su territori e bacini marittimi transnazionali più estesi, promuovendo approcci condivisi su problematiche comuni.

I Programmi di cooperazione transnazionale individuati per l’Italia riguardano quattro macro-aree principali quali l’Europa centrale, il Mediterraneo, lo Spazio Alpino e l’area Adriatico-Ionica.

Di seguito i programmi di cooperazione transnazionale che coinvolgono la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia per la programmazione in corso.

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La cooperazione interregionale - INTERREG C 

La cooperazione interregionale - nota come INTERREG C - ha la peculiare caratteristica di coinvolgere tutti gli Stati Membri dell’Unione Europea (oltre Norvegia, Svizzera, Islanda e Liechtenstein) e di rafforzare l'efficacia della Politica di Coesione attraverso azioni specifiche quali:
- lo scambio di esperienze, gli approcci innovativi e lo sviluppo di capacità con particolare riguardo agli obiettivi strategici previsti dal regolamento (UE) 2021/1060 ed all'obiettivo specifico dell'Interreg «Una migliore governance della cooperazione», in relazione all'individuazione, alla diffusione e al trasferimento di buone prassi nelle politiche di sviluppo regionale, compresi i programmi dell’obiettivo "Investimenti per la crescita e l'occupazione" (Programma INTERREG EUROPE)
- lo scambio di esperienze, gli approcci innovativi e lo sviluppo di capacità in relazione all'individuazione, al trasferimento e alla messa a frutto delle buone prassi urbane in materia di sviluppo integrato e sostenibile, tenendo conto dei collegamenti tra aree urbane e rurali (Programma URBACT IV)
- l'analisi delle tendenze di sviluppo in relazione alle finalità della coesione territoriale (Programma ESPON 2030)

Di seguito i programmi di cooperazione interregionale che coinvolgono la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia per la programmazione in corso.
 

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