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QUADERNI DI
ORIENTAMENTO 43
di linee che li mettono in relazione (linee
definite da spiegazioni del rapporto fra
i nodi), esse sono strumenti straordinari
nell’apprendimento significativo, in quanto
consentono di rappresentare graficamente
e inmodo conciso le relazioni e i rapporti di
gerarchia tra i concetti, costringendo chi le
usa, sia esso quello che insegna che quello
che impara, a riflettere sulla struttura della
conoscenza e sul processo stesso richiesto
che porta a costruirla.
Attraverso le mappe concettuali, par-
tendo da una “domanda focale”, ossia l’ar-
gomento/problema sul quale si intende
lavorare, si può visualizzare la natura dei
concetti, definire le relazioni gerarchiche
fra di essi, rappresentando graficamente
le conoscenze pregresse e quelle “in co-
struzione”. Ciò consente anche lo sviluppo
della consapevolezza che un soggetto ha
della propria capacità cognitiva, oltre che
delle proprie conoscenze.
I motivi per utilizzarle sono vari:
l
costringono la persona ad organizzare
esplicitamente e a rendere pubbliche
le proprie conoscenze, capacità, espe-
rienze, anche quelle che non emergono
facilmente e delle quali la persona stessa
non è consapevole;
l
incoraggiano chi le fa ad impadronirsi
dei contenuti e a riflettere su di essi;
l
di fatto permettono di “leggere” nella
mente di chi le fa perché rispecchiano
le sue strutture di conoscenza; se usate
prima della lezione possono mostrare
la conoscenza che lo studente possie-
de e ciò può servire per ancorare nuovi
concetti e proposizioni, oltre che alla va-
lutazione dell’apprendimento; possono
anche rivelare le idee sbagliate che lo
studente ha e che possono influenzare
negativamente i nuovi concetti ad essa
collegati;
l
il fatto che i contenuti siano espressi in
forma grafica rende più immediato il
loro fissarsi nella coscienza rispetto al
solo processo verbale;
l
se utilizzate nel gruppo svolgono una
funzione importante di socializzazione
e di costruzione cooperativa della co-
noscenza, stimolando il confronto sui
concetti e sulla validità delle relazioni
fra di essi.
Nella pratica dell’insegnamento nelle
nostre scuole spesso vengono usate solo
per ragazzi con difficoltà di apprendimento,
ma alla luce di quanto detto, esse si rive-
lano invece un ottimo approccio in tutti i
contesti (scuola, formazione, aziende….)
e a tutte le età.
E quale modo migliore per spiegare cosa
sono e a cosa servono lemappe concettua-
li, se non utilizzarle per spiegare i concetti
e la teoria? E così il volume, che propone
una lunga descrizione della teoria, lo fa
proprio utilizzando questo strumento, ac-
compagnando perciò il lettore (docente,
studente, manager…) nella comprensione
concreta di cosa sia, a cosa serva e come si
costruisca, una mappa concettuale.
Chiara Busato