Abbigliamento
Cura l'abbigliamento evitando, naturalmente, di presentarti vestito in modo
trasandato o eccentrico/modaiolo, ma vestiti in modo adeguato al contesto organizzativo. Non devi
rinunciare a esprimere la tua personalità, ma devi dare impressione di serietà e di intelligenza
nel capire dove sei, perché capire il contesto non è un optional per chi cerca lavoro.
Ma se sei davvero un comunicatore nato e ti candidi per un posto dove potrebbero apprezzare
l'originalità, puoi prendere anche spunto da Wilbur Smith, che si presenta in canottiera e jeans
sdruciti al suo colloquio (puoi rivedere
La ricerca della Felicità di Muccino, se non te lo ricordi): ma ricorda che era un film, e
magari tu non sei un attore …
Puntualità
Devi assolutamente giungere puntuale all'appuntamento e, se possibile, anche con
qualche minuto di anticipo (studia la strada, prendi le tue precauzioni).
Nervosismo?
Ecco un trucchetto per superarlo: nel corso del colloquio, per superare l'ansia e
il nervosismo, evita di concentrarti esclusivamente su te stesso, su ciò che dici e su come ti
atteggi. Concentra la tua attenzione (quasi con spirito indagatore) sull'esaminatore. Ciò ti
aiuterà anche a essere più spontaneo.
Ascolto
Saper ascoltare è importante. Anche se non è facile le prime volte, cerca di
cogliere al volo i bisogni dell'azienda e dell'esaminatore, adattandoti flessibilmente ad essi nel
corso del colloquio (cerca di capire cosa il tuo interlocutore vuole sentirsi dire…).
Dialogo
Ci sono esaminatori logorroici che fanno le domande e si rispondono: tu ascoltali e
intervieni al momento opportuno assecondandoli.
Positività
Nel parlare della tua situazione attuale e delle esperienze passate evita toni
vittimistici, per esempio parlando dei precedenti datori di lavoro come di tiranni o lagnandoti per
lo stato di difficoltà derivante dall'essere disoccupati. Cerca di essere positivo, dimostrando che
le scelte personali non derivano dall'esigenza di sfuggire a un male, quanto piuttosto dal
desiderio di avvicinarsi a un bene. Evita di assumere l'atteggiamento di chi dice: "sono qui,
fatemi fare qualsiasi cosa".
Non esiste una lista pre-confezionata di domande cui prepararti a rispondere durante un
colloquio di lavoro. Abituati, comunque, ad affrontare alcune domande che vengono formulate
molto frequentemente.
Alla fine del colloquio non devi assolutamente chiedere un giudizio su come sia andato. Puoi,
invece, fare delle domande sui tempi e sui modi di comunicazione del suo esito e di
un'eventuale riconvocazione. Una volta tornato a casa, invia personalmente agli interlocutori una
lettera di ringraziamento (specie se sei stato trattato bene da chi ti ha accolto e se sei rimasto
piacevolmente colpito dall'azienda).
Se alla fine non sarai scelto, cerca di capire dal contesto se hai comunque colpito
favorevolmente il selezionatore e, in questo caso, conservane i contatti. Non è detto che non si
ripresenti un'occasione!