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ORIENTAMENTO E LAVORO
QUADERNI DI
ORIENTAMENTO 48
il punto di partenza basilare per una
scelta consapevole. Gli studenti di Im-
presa in azione dichiarano un livello di
accordo più elevato (il 63% contro il
53%) alla domanda “so quali capacità
possiedo” così come hanno riflettuto
di più e hanno idee più chiare sulle
professioni che li interessano (61%
contro il 51%). Come secondo punto
riescono più facilmente a individuare
quali obiettivi vogliono raggiungere
per
fare progetti per il proprio futu-
ro professionale (53% vs 42%). L’in-
traprendenza riesce a immaginare
scenari e a valutare le opportunità a
disposizione per prendere decisioni
in linea con il percorso desiderato,
competenza assolutamente strategica
in un mondo in evoluzione, dove i
giovani dovranno prendere decisioni
più volte e in contesti diversi.
Gli altri aspetti analizzati riguardano
la capacità di saper esplorare attiva-
mente l’ambiente, che gli educato-
ri e gli orientatori considerano una
competenza chiave per autogestirsi.
Non sempre gli studenti con i migliori
risultati hanno questa capacità e si
fermano di fronte all’ignoto. Sentirsi
più autonomi e in grado di ricercare
attivamente opportunità formative
(34% vs 25%) e professionali (32%
vs 27%) rispetto agli altri studenti
consente di individuare e selezio-
nare esperienze utili agli obiettivi di
sviluppo professionale, ad esempio
tirocini in azienda ed esperienze di
stage. Esplorare attivamente il mer-
cato vuol dire anche acquisire infor-
mazioni sulle competenze distintive
delle figure professionali, sui fattori
critici di successo, sui ruoli all’interno
delle organizzazioni e cominciare a
conoscere le norme, i valori e la cul-
tura aziendale. Infine la capacità di
candidarsi e comunicare con efficacia
le proprie idee e di networking, i cui
valori (47 % vs 39%) e (49 % vs 43%)
nel grafico 2, testimoniano un livello
più elevato sulle competenze comu-
nicative e sul fare rete. Le diverse pro-
ve di autopromozione nei progetti di
impresa, fatte davanti a imprenditori
reali e spesso in lingua inglese, hanno
sicuramente rafforzato il sentirsi in
grado di presentare efficacemente i
propri punti di forza in occasione di
un colloquio di selezione e di saper
valorizzare le relazioni per il proprio
percorso personale e professionale.
Quali direzioni di
lavoro?
Se l’educazione all’imprenditorialità
promuove l’acquisizione di una compe-
tenza trasversale e necessaria per tutti,
prioritariamente all’effettiva attivazione
di un‘impresa, resta da chiedersi come
sostenerne lo sviluppo. Sono necessarie
naturalmente alcune condizioni per il
successo di programmi di questo tipo.
In questa sede mi limiterò ad elencare
alcune direzioni di lavoro proposte dalle
Linee guida Isfol
.
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Fra queste: forme di
sostegno per gli insegnanti e i forma-
tori, una piattaforma istituzionale per
la diffusione dei metodi e dei materiali,
innovazione della didattica, coinvolgi-
mento dei giovani, collegamenti con le
iniziative di orientamento e di esplora-
zione delle professioni, cooperazione
scuola-impresa, raccordo con il territorio
e lo sviluppo locale, coordinamento fra
le diverse istituzioni (Ministeri per l’i-
struzione, per il lavoro e per lo sviluppo
economico), collaborazione con associa-
zioni senza fini di lucro ed organizzazioni
imprenditoriali.
Un lavoro impegnativo, che richiede
la cooperazione fra tutti gli attori!
Marta Consolini
Esperta di orientamento e di educazione
all’imprenditorialità. Si occupa di
ricerca, progettazione, formazione
formatori su lavoro in rete, raccordi fra
scuola e lavoro, uso delle ICT.
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,
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Europeo e del Consiglio del 18
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Grafico 2: il futuro professionale. Autovalutazione delle proprie competenze e orientamento
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