Il 10 marzo scorso il Consiglio delle autonomie locali ha espresso parere favorevole sulle modifiche del regolamento per potenziare gli interventi a sostegno di persone non autosufficienti e delle famiglie che si avvalgono di personale per l’assistenza a lungo termine (regolamento di attuazione del Fondo per l’autonomia possibile e per l’assistenza a lungo termine di cui all’articolo 41 della legge regionale 31 marzo 2006, n. 6 (Sistema integrato di interventi e servizi per la promozione e la tutela dei diritti di cittadinanza sociale ), illustrato dall’assessore regionale alla salute e politiche sociali, Vladimir Kosic (vedi deliberazione n. 4 sul sito del CAL)
Il Consiglio delle autonomie, dopo aver acquisito gli esiti dell’esame della Conferenza permanente per la programmazione sanitaria sociale e sociosanitaria regionale, ha formulato all’a ssessore due richieste.
La prima riguarda il mantenimento dell’ISEE come indicatore per l’ottenimento del beneficio. Non è stata giudicata positivamente, infatti, la possibile introduzione di meccanismi per attualizzare tale indicatore sulla base di criteri di calcolo definiti dall’assemblea dei sindaci di ambito distrettuale. Ciò al fine di evitare il rischio di differenziazioni territoriali nei criteri e nei metodi di aggiornamento e, in definitiva, di disparità nella fruizione del contributo.
La seconda richiesta è quella di non procedere all’abolizione della rendicontazione dei costi sostenuti da parte delle famiglie, per quanto riguarda l’assegno per l’autonomia (APA): l’eventuale assenza di rendicontazione e quindi di meccanismi di verifica, è stato fatto notare, potrebbe favorire l’automaticità di un meccanismo con conseguente aumento delle richieste di contributo, e situazioni di illegalità.
Kosic ha accolto la prima proposta e, con riferimento alla seconda, ha ricordato che l’e liminazione della rendicontazione ha come scopo quello di valorizzare il ruolo delle famiglie e un rapporto di reciproca fiducia tra queste e i servizi sociali dei Comuni.
Nel corso della seduta, cui ha partecipato anche il presidente della Conferenza permanente per la programmazione sanitaria sociale e socio-sanitaria regionale, Vittorino Boem, è emerso che in alcuni territori della regione le risorse del Fondo per l’autonomia possibile non vengono integralmente utilizzate poiché le domande risultano inferiori alle possibilità di contributo, mentre continua ad essere alta l’esigenza di servizi.
In proposito, è stato anche segnalato che, per l’anno 2010, si prospetta la riduzione del 10 per cento delle risorse assegnate agli Ambiti con il Fondo sociale regionale e funzionali proprio all’e rogazione di tali servizi. Di fronte a tale situazione è stata rappresentata l’esigenza di integrare il regolamento, al fine di consentire che parte del Fondo per l’autonomia possibile possa essere destinata dagli Ambiti per queste priorità. Kosic ha espresso la propria disponibilità a valutare il suggerimento e ad effettuare gli opportuni approfondimenti.