"I Consorzi di bonifica rappresentano un esempio di eccellenza e un modello di collaborazione
fra pubblico e privato". Lo ha sottolineato il presidente della Regione Renzo Tondo che, assieme
all'assessore Violino, ha visitato recentemente, da Gemona del Friuli a San Giorgio di Nogaro,
opere realizzate sul territorio dai due Consorzi di bonifica che operano in provincia di Udine:
Ledra-Tagliamento e Bassa friulana.
Il presidente e l'assessore sono stati accompagnati dai presidenti dei due Consorzi di
bonifica, Dante Dentesano per il Ledra-Tagliamento, con il direttore Massimo Canali, e Roberto
Rigonat per la Bassa Friulana, con il direttore Luca Gargioli. Ma erano presenti anche i
rappresentanti degli altri due Consorzi che operano in Friuli Venezia Giulia: il presidente del
Pianura Isontina Enzo Lorenzon e il vicepresidente del Meduna-Cellina Beniamino Cipolat.
Una visita molto accurata, quella del presidente Tondo, che ha confermato la volontà -
manifestata sin dall'inizio della legislatura - di prendere contatto diretto, di toccare con mano,
le diverse realtà e i problemi del territorio regionale.
Il giro d'orizzonte è iniziato a Ospedaletto di Gemona, dall'opera di presa sul Tagliamento,
fonte principale di alimentazione del sistema delle acque per tutto il Medio Friuli, ed è poi
proseguito con la visita al nodo idraulico di Rive d'Arcano e alle opere del canale scolmatore
Corno, quindi all'impianto di pompaggio e alla nuova centrale idroelettrica di Mereto di Tomba,
concludendosi nella zona industriale di San Giorgio di Nogaro, dove si trova l'idrovora di Planais.
"Quello dei Consorzi di bonifica - ha detto Tondo - costituisce un sistema dinamico, grazie
alla partecipazione vera dei privati alla loro attività, un sistema che svolge un servizio
essenziale per la vasta area di pianura del Friuli Venezia Giulia".
"I Consorzi - ha aggiunto - rappresentano dunque un'eccellenza sul territorio, come ci è
riconosciuto anche dalle altre Regioni, un esempio di come l'Ente pubblico sia in grado di
funzionare e di dare il meglio di sé, grazie alle sinergie con i Comuni e con i privati".
I quattro Consorzi, come è stato illustrato nel corso della visita, operano
contemporaneamente in tre direzioni, con un organico qualificato di circa 230 addetti: irrigazione,
bonifica, regimazione delle acque per la difesa del suolo da esondazioni e allagamenti, in stretto
collegamento con la Protezione civile.
In sostanza, ha rilevato l'assessore Violino, "danno acqua dove manca e la tolgono dove è in
eccesso", svolgono insomma una funzione essenziale anche se poco conosciuta, con una tradizione
spesso più che secolare alle loro spalle. Violino ha anche ricordato che il sistema dei Consorzi di
bonifica in Friuli Venezia Giulia ha conosciuto in questi ultimi anni un processo di riforma, che
ha permesso di introdurre nuove forme di razionalizzazione e di trasparenza.
Per realizzare i loro compiti istituzionali i Consorzi investono sul territorio in impianti
quali canali, sistemi di irrigazione, opere di difesa, idrovore, in questi ultimi anni anche
centrali idroelettriche che sfruttano i salti lungo le vie d'acqua. La visita di oggi, ha rilevato
Violino, ha permesso di verificare alcuni significativi investimenti che i Consorzi hanno
ultimamente realizzato o hanno in fase di completamento, anche con finanziamenti regionali.
Foto: Giovanni Montenero