la regione per le scuole

progetti speciali

PN - School (a.s. 2014/2015)

Ascolto e mappatura dei bisogni adolescenziali per progettare interventi.



Promotore: Cooperativa Itaca

In collaborazione con:

Istituto Comprensivo Pordenone Sud, Pordenone
LS.l.S. “Lino Zanussi”, Pordenone
Liceo Scientifico Statale “M. Grigoletti”, Pordenone



Destinatari:
  • Studenti scuola secondaria di I grado
  • Studenti scuola secondaria di II grado
  • Docenti
  • Educatori

Tipologia di scuola/enti:
  • cooperativa

Data prevista di avvio: ottobre 2014

Data prevista di conclusione: giugno 2015

Ambiti tematici di riferimento:
  • gestione degli interventi di prevenzione della dispersione scolastica
  • promozione dell’integrazione sociale, contrasto alla discriminazione ed educazione alla gestione dei conflitti

Finalità:

Il Progetto “PN-SCHOOL” intende rispondere ai bisogni di ascolto e riconoscimento dei giovani studenti degli Istituti coinvolti. Il riconoscimento e l’ascolto di adulti nei confronti dei ragazzi e del loro mondo, fatto d’interessi, curiosità, dubbi e provocazioni, rappresenta senza dubbio l’intervento più importante per dare valore e attenzione a questa età.
La mappatura degli stessi bisogni e la risposta a questi in termini di attivazione di strategie, costituisce un punto di partenza sempre nuovo da cui co-progettare l’intervento.
La figura dell’educatore è pensata come “ponte” ideale per mediare la comunicazione e per leggere i bisogni.

In sintesi gli obiettivi del progetto:

- contribuire all’emersione di bisogni impliciti;
- connettere le domande alle risposte attraverso la facilitazione/mediazione di figure educative;
- sviluppare empowerment di Comunità per la Comunità;
- sostenere genitori e insegnanti nel loro compito educativo.



Attività:

Il progetto prevede tre livelli di azione:

1) il lavoro formale-informale con gli studenti a scuola.
L’educatore sarà presente all’inizio della mattinata e durante la ricreazione per interagire con loro. Si propone la sua presenza per tutto l’anno scolastico: in questo modo i ragazzi potranno incontrare gli stessi all’interno di uno spazio conosciuto per relazionarsi su tematiche che riguardano la loro quotidianità, chiedere consigli, informazioni, etc. Parallelamente a questo si immagina di affiancare l’educatore nelle assemblee di classe e/o di Istituto come facilitatore per consentire una discussione efficace durante i lavori assembleari. Sono previste realizzazioni di percorsi strutturati all'interno delle singole classi che lo necessitino e la partecipazione a uscite di classe, da parte dell’educatore, con funzione di "mediatore" tra studenti e gli insegnanti.

2) il lavoro di sostegno e consulenza agli insegnanti e ai genitori.
Gli adulti possono rappresentare un ulteriore punto di osservazione per rilevare bisogni e aspettative dei giovani ed eventuali rischi. In questo modo si può innescare un processo di empowerment all’interno della Comunità che permette la creazione di reti e connessioni tra soggetti e una maggiore responsabilizzazione degli stessi. Un sostegno agli adulti di riferimento del ragazzo costituisce una vera e propria risorsa a contrasto delle “solitudini educative” che spesso si registrano, sia tra i genitori, sia tra i docenti.

3) lavoro di sviluppo di Comunità.
La presenza di educatori con significativa esperienza nel contesto cittadino e conoscenza dei Servizi costituisce un naturale ponte fra il “dentro” (gli Istituti Scolastici, contenitori di bisogni e domande da far emergere) e il “fuori” (la Comunità di Servizi, le risposte attivabili, il contesto).
 



ultimo aggiornamento: venerdì 17 aprile 2015