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Spilimbergo,
Archivio fotografico della Scuola
Mosaicisti del Friuli, Studenti del
primo corso durante la lezione di
disegno, 1929
Udine,
Scuola dell’infanzia A. Gabelli,
Fred Pittino (ideazione) e Scuola
Mosaicisti del Friuli (esecuzione),
Alunni e motivi scolastici
,
decorazione musiva, 1960
I MOSAICI IN FRIULI VENEZIA GIULIA
QUADERNI DI
ORIENTAMENTO 48
Mosaici in
Friuli Venezia Giulia
Spilimbergo e la Scuola dell’arte
musiva
dell’allora direttore artistico Giulio Can-
dussio. Va ricordato che gli interventi
rilevanti sono molteplici: dal Palazzo
del Cremlino a Mosca alla Biblioteca
del Congresso aWashington, dal Teatro
dell’Opera a Parigi alla chiesa del Santo
Sepolcro a Gerusalemme e alla chiesa di
sant’Irene martire nei pressi di Atene. Ma
quante opere a mosaico sono presen-
ti in regione? Per rispondere a questo
quesito è nato un progetto specifico.
Gli archivi della
Scuola
Risale al 1996 l’avvio di un percor-
so su scala regionale dedicato alla
conoscenza dei mosaici in Friuli Ve-
nezia Giulia partendo dalla fiorente
tradizione nata nello Spilimberghese.
Partner dell’iniziativa furono la Scuola
Mosaicisti del Friuli e l’allora Centro
regionale di catalogazione e restau-
ro dei beni culturali, divenuto suc-
cessivamente Istituto regionale per il
patrimonio culturale e confluito dal
A Spilimbergo ha sede la prestigiosa
Scuola Mosaicisti del Friuli che ha recu-
perato e valorizzato un’antica tecnica
diffusa sul territorio facendola conoscere
a livello internazionale. Numerose sono
le iniziative per promuovere questa par-
ticolarità che coinvolge il territorio. Nel
mese di maggio di quest’anno il comu-
ne ha ospitato la seconda edizione della
manifestazione biennale Art&Mosaico,
evento che rende omaggio all’arte mu-
siva in tutte le sue espressioni. Contem-
poraneamente si è svolto il congresso
A.I.M.C. (Associazione Internazionale
Mosaicisti Contemporanei) a cui hanno
aderito, grazie all’organizzazione del-
la Scuola, oltre 120 partecipanti e 40
relatori provenienti da tutto il mondo.
Formazione e
occupazione
Nata nel 1922 con finalità professio-
nali e artistiche, la Scuola ha formato
un numero considerevole di artigiani e
di maestri che hanno trovato e tuttora
trovano occupazione in Italia e in svariati
paesi del mondo. A loro si devono opere
e manufatti inseriti all’interno e all’ester-
no di edifici e di spazi pubblici e privati,
alcuni dei quali di grande rilevanza.
Un esempio particolarmente significa-
tivo è costituito dalla
Saetta Iridescente
collocata nella stazione della metro-
politana di Ground Zero a New York,
dono della Regione Friuli Venezia Giulia
alla città americana dopo i fatti tragici
dell’11 settembre. Di dimensioni note-
voli - lunga 36 metri e alta 4 - è stata
realizzata nel 2003 dagli allievi assieme
agli insegnanti della Scuola su bozzetto