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ORIENTAMENTO E SOCIETà
QUADERNI DI
ORIENTAMENTO 48
Il percorso di inserimento nelle attività
di volontariato destinate alla comunità
prevede un primo anno di sperimenta-
zione, con la possibilità di rinnovo per
un altro anno. Per garantire la massima
tutela delle persone che si metteranno
a disposizione nelle attività di volonta-
riato e per tutelare le realtà associative,
abbiamo inoltre richiesto di aderire al
progetto #diamociunamano, un fondo
sperimentale finalizzato a valorizzare
le esperienze di volontariato di alcune
tipologie di soggetti svantaggiati, mo-
mentaneamente non attivi sul merca-
to del lavoro. Tale Fondo sperimentale
provvederà a reintegrare l’INAIL dei costi
legati agli obblighi assicurativi contro le
malattie e gli infortuni per i beneficiari
di forme di sostegno al reddito.
ALCUNE RIFLESSioni
CONCLUSIVE
Abbiamo evidenziato come, in un
contesto multietnico, eterogeneo e
instabile come quello attuale, le istitu-
zioni pubbliche non possano, da sole,
affrontare tematiche complesse come
quelle della salute, della prevenzione e
cura del disagio, ma abbiano bisogno
dell’apporto delle reti sociali
naturali
.
La comunità può costituire un poten-
ziale straordinario nei processi di inte-
grazione sociale e di prevenzione del
disagio, ma in questo momento registra
un malessere profondo, enfatizzando la
sensazione di precarietà e di insicurezza.
Tutto ciò incide negativamente sulla qua-
lità delle relazioni umane e sul più gene-
rale livello di vivibilità delle nostre città.
Le istituzioni pubbliche e del privato
sociale devono dunque affrontare que-
sto processo di accoglienza e integrazio-
ne, assumendo un ruolo fondamentale
nel favorire la valorizzazione e la pro-
mozione delle competenze sociali, già
espresse o latenti, di una determinata
comunità urbana.
Lo
sviluppo di comunità
può rappre-
sentare la metodologia più efficace per
coinvolgere il territorio nei percorsi di
prevenzione e risposta quotidiana al
disagio. L’obiettivo è quello di promuo-
vere un concetto di salute ad ampio
raggio, dove gli stili di comunicazione e
di interazione tra i cittadini, l’attenzione
condivisa alla qualità di vita della propria
città, del proprio quartiere, della propria
comunità, diventano importanti fattori
di benessere.
Francesco Stoppa
Dipartimento di Salute Mentale di Pn
Coordinatore Progetto “Genius Loci”
Stefano Carbone
Responsabile scientifico Progetto
Silvia Martin
Operatrice Progetto
BIBLIOGRAFIA
AAVV
.,
Pratiche di resistenza umana.
Idee, spazi visioni per un nuovo patto
tra istituzioni e comunità
, Libreria al
Segno Editrice, Pordenone, 2015.
AAVV
.,
La rigenerazione dello spazio
pubblico,
L’ippogrifo, Sarno, 2012.
Martini E.R, Torti A
.,
Fare lavoro di
comunità,
Carocci, Roma, 2003.
Schiavi M.,
Arte di ascoltare e mondi
possibili
. Mondadori, Milano, 2003
Stoppa F.
,
Istituire la vita. Come
riconsegnare le istituzioni alla
comunità
, Vita e Pensiero, Milano
2014.
Twelvetrees A.,
Il lavoro sociale di
comunità,
Erickson, Trento, 2006.
Zimmerman M. A
.,
Empowerment
e partecipazione della comunità.
Un’analisi per il prossimo millennio
,
in «Animazione Sociale», 2, 1999, pp.
10-24.
NOTE
1
Il progetto, portato avanti, in fase
sperimentale, prima su due quartieri e
in seguito esteso, su richiesta dei citta-
dini, in altri due, non si sostanzia in una
serie di interventi sporadici, o“chirurgici”,
né in eventi a sé stanti, ma è fatto di
continuità e perseveranza, di capacità
d’ascolto e di disponibilità alla costante
rinegoziazione del patto che lega servizi
e cittadini. D’altronde, proprio questo
tipo di impostazione ha rappresentato la
carta vincente per raccogliere l’adesione,
sempre più convinta, dei cittadini, che
hanno potuto percepire una reale vici-
nanza delle istituzioni nella condivisione
e possibile risoluzione dei problemi.
2
Cfr. Martini-Torti,
Fare lavoro di co-
munità
, 2003.
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Questo lavoro si è concretizzato in
molteplici azioni, attività, specifiche
progettualità; a partire sempre da un
forte vincolo con i soggetti dei quartieri
e dunque facilitando la rete fra questi, i
servizi e le istituzioni. Vi sono stati negli
anni: percorsi di informazione e sensi-
bilizzazione su temi collegati alla salute
e ai percorsi di crescita sana; momen-
ti formativi per potersi relazionare al
meglio con la popolazione giovanile e
fronteggiare eventuali criticità; iniziative
per sperimentare il territorio in maniera
più sociale – come la serie di mercatini
dell’usato, occasioni di incontro fra per-
sone di diverse nazionalità, il recupero
dei giochi di una volta; il supporto a una
serie di iniziative classiche di incontro (in
cui la prima attenzione è stata quella di
favorire la collaborazione fra le diverse
realtà), come i classici eventi natalizi (La
corsa dei Babbi Natale), falò comunitari,
per poi lavorare su questioni e problemi
concreti, come il supporto alla rete di
famiglie che si è attivata a sostegno di
gruppi di migranti, il lavoro a favore di
giovani considerati “a rischio”, il lavoro
per migliorare le relazioni di vicinato, la
mediazione rispetto ai temi legati alla
sicurezza, il rafforzamento delle attenzioni
e
ducative delle realtà attive.
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Fino ad allora la relazione era tabù e,
per es., quando i ragazzi entravano nei
bar, calava il silenzio, e nessuno salutava.
La relazione così generata ha portato
successivamente al coinvolgimento
degli attori nelle attività legate alla festa
del quartiere; ai giovani è stata offerto,
all’interno di un quadro di regole precise,
l’utilizzo della sala della comunità locale,
per i loro incontri del venerdì sera.
5
È questo il quadro che ha permesso di
realizzare l’iniziativa collegata alla Misura
Attiva di Sostegno al Reddito (M.I.A.S.R.),
e che spinge fortemente sull’inclusione
di molti soggetti, facendo leva sull’atti-
vazione delle persone, sulla capacità di
accogliere da parte delle realtà locali e
su azioni utili alla comunità che si vanno
a costruire insieme, con l’effetto di una
maggiore partecipazione e dunque con
un maggior senso di comunità.
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Quattro sono I laboratori proposti,
per favorire conoscenza del territorio e
fra le persone, in un clima piacevole: 1)
conoscenza del territorio; 2) cucina; 3)
artistico-creativo; 4) sportivo.
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