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Province

Riforma del sistema elettorale

Nella seduta del 28 gennaio 2014 il Consiglio delle autonomie locali ha discusso sul testo del disegno di legge n. 29 “Disciplina delle elezioni provinciali” così come approvato dalla V Commissione del Consiglio regionale.

Nell’occasione il CAL poteva solamente formulare osservazioni, nella precedente seduta aveva già provveduto ad esaminare il testo del disegno di legge approvato dalla Giunta regionale, non esprimendo la propria intesa sul provvedimento.

Ad illustrare i contenuti del testo, in assenza del presidente della V Commissione consiliare, Vincenzo Martines, è stato il consigliere regionale Pietro Paviotti.

Paviotti ha sottolineato con forza che le disposizioni hanno natura transitoria in attesa della più ampia riorganizzazione di tutto l’ordinamento delle autonomie locali.

Nel dibattito sono intervenuti diversi componenti, per la maggior parte critici verso il testo approvato in Commissione, ritenendo che l’articolato approvato dalla Giunta regionale fosse, in ogni caso, intrinsecamente più coerente.

Sono state ribadite le critiche sull’iter legislativo della Giunta evidenziando che sarebbe stato più opportuno affrontare la questione del nuovo riassetto istituzionale con minor fretta, partendo dalla ricollocazione delle funzioni delle Province e quindi, solo successivamente, all’esito del percorso, esaminando la disciplina delle elezioni.

Le Province hanno ribadito la loro contrarietà al provvedimento sostenendo che esso contiene aspetti di illegittimità e che sarebbe stato necessario attendere preventivamente la modifica dello Statuto di autonomia o la riforma costituzionale con l’eliminazione della parola Province dai rispettivi testi normativi.

Paviotti, in sede di replica, ha ricordato che tutte le forze politiche si sono espresse a favore del superamento delle Province e la Giunta regionale ha approvato le linee guida per la riforma dell’ordinamento delle autonomie locali che indicano l’obiettivo da raggiungere. Ha espresso il proprio convincimento che la normativa in esame sia transitoria, necessaria e utile per arrivare ad una chiusura graduale dell’ente provincia permettendo un graduale trasferimento delle funzioni. Infine, ha sottolineato che è necessario aver ben presente l’obiettivo finale ovvero quello della devoluzione delle funzioni tra Regione e Comuni anche in forma aggregata e quindi il passaggio attuale deve considerarsi appunto transitorio; non si ritiene peraltro possibile chiamare i cittadini al voto per un ente che ormai da molti anni si dice che deve essere superato.

L’estratto del verbale con le osservazioni espresse durante la seduta del Consiglio delle autonomie locali è stato trasmesso al Consiglio regionale (vedi deliberazione CAL n. 2/2014).

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