E' calato ancora, nel 2007, rispetto alla media degli ultimi dieci anni, il numero degli incendi
boschivi sviluppatisi in Friuli Venezia Giulia: sono stati 92 ed hanno interessato complessivamente
164 ettari, pari allo 0,05 per cento della superficie boscata regionale.
Secondo i dati resi noti dalla Direzione, nel 2003, l'anno più critico del decennio a causa
delle particolari condizioni metereologiche, si verificarono ben 272 incendi e andò distrutta una
superficie boscosa di 2.041 ettari.
Nel 2004 il numero di incendi calò notevolmente, passando a 35 (complessivamente 30 ettari di
superficie danneggiata). Nel 2005 gli incendi furono 74; 64 gli ettari interessati dalle fiamme.
Nel 2006 si registrarono 123 incendi, per una superficie colpita di 459 ettari. La tendenza dunque,
secondo i tecnici della Regione, va verso una relativa riduzione del fenomeno. Tuttavia, viene
osservato, i dati esposti rappresentano una media rispetto alla situazione verificatasi. Infatti, a
lunghi periodi di bassa incidenza degli incendi seguono stagioni critiche, caratterizzate da eventi
anche relativamente numerosi e di grande pericolosità per l'uomo, per le infrastrutture ed i beni
immobili. In tali periodi critici, viene rilevato dal Corpo forestale regionale (CFR), anche con il
concorso di altri enti, quali la Protezione civile regionale e i Vigili del fuoco, può risultare
problematico il contenimento delle fiamme anche nella nostra regione.
Riguardo alle cause, secondo gli esperti del CFR, gli incendi provocati dai fulmini,
che sono "l'unica causa naturale possibile nel Friuli Venezia Giulia", sono stati soltanto sei. Ma
permane elevato il numero di incendi dei quali le cause sono ignote (35 p.c.).
Per gran parte, dunque, gli incendi sono dovuti a comportamenti colposi o dolosi dell'uomo:
spesso alla disattenzione o alla noncuranza con la quale non vengono custoditi i fuochi accesi
nelle zone a rischio o con la quale si getta anche soltanto un mozzicone di sigaretta nella
vegetazione.
Il CFR ha comunque sperimentato un nuovo strumento per la lotta agli incendi, messo a
disposizione dalla Protezione civile regionale. Si tratta di una termocamera, una telecamera che
rileva le temperature e consente di individuare i focolai più nascosti. E' stata utilizzata per la
prima volta lo scorso 22 luglio in località Sclatine, in comune di Moggio Udinese, nel corso delle
operazioni di estinzione e di bonifica di un incendio.
INFO: marco.driussi@regione.fvg.it
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