Nei giorni scorsi, gli uomini della Stazione forestale di Tarcento in collaborazione con i forestali del Noava, hanno sottoposto a sequestro penale un’area di circa 650 metri quadrati dove erano stati illecitamente stoccati circa 800 metri cubi di rifiuti, composti da materiali provenienti da attività di scavi e demolizioni. Oltre a questo, si trovavano anche terre e rocce in attesa di essere riutilizzate ma senza che le stesse fossero state sottoposte ai necessari accertamenti per verificare, come prevede la normativa, il loro possibile reimpiego. Il responsabile dello stoccaggio illecito, un imprenditore edile, è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Udine per la violazione alla parte IV del D.L.vo 3 aprile 2006 nr. 152, che disciplina le attività di gestione di rifiuti. Ciò sta a dimostrare che il costante controllo del territorio operato dal corpo forestale regionale ha permesso di individuare ed interrompere un’attività illecita che, seppur non particolarmente dannosa stante la tipologia dei rifiuti trattati, rappresenta comunque una forma di degrado del territorio. La giusta procedura per il trattamento di questi rifiuti consiste nel loro conferimento a discarica o ad un impianto di recupero autorizzati. Questo, si sa, rappresenta un costo rilevante per le imprese, pertanto, una gestione illegale permette un notevole risparmio economico, creando di fatto una sleale concorrenza nei confronti di quegli operatori rispettosi delle normative. L’attività di accertamento dei forestali tarcentini e dei colleghi del Nucleo non si è comunque conclusa solo con il sequestro, infatti si stanno svolgendo ulteriori accertamenti per verificare l’eventuale coinvolgimento di altre imprese nell’illecito. Le tante, troppe, violazioni alle norme sui rifiuti riscontrate nel territorio regionale da parte del Corpo Forestale Regionale, dimostra che a distanza di più di dieci anni dall’entrata in vigore delle norme che disciplinano la gestione dei rifiuti (nel febbraio del 1997 veniva emanato il “Decreto Ronchi”, oggi abrogato e sostituito dal D.L.vo 152/2006) troppi soggetti, sia pubblici che privati, non rispettano o, o peggio ancora, ignorano l’importanza di questa disciplina, emanata, va ricordato, in applicazione del Diritto Ambientale comunitario.
INFO:
marvi.poletto@regione.fvg.it
Ufficio del Corpo forestale regionale; tel. 0432 - 660092
Foto: Dario Di Gallo