QUADERNO 47 - page 97

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LIBRI
LA CLASSE CAPOVOLTA
INNOVARE LA DIDATTICA
CON LA FLIPPED CLASSROOM
M. Maglioni, F. Biscaro
Casa Editrice Erickson
Trento, 2014
pp. 87 - € 16,00
Questo agile volume si propone di dare
un“
contributoessenzialeper rinnovare l’atti-
vitàordinariadi apprendimento
”e di essere
uno“strumento concretoper i docenti per
ridare forza e significato alla loromissione”.
Il libro, introdotto da una interessante
prefazione di Tullio DeMauro, che spiega
come studiosi quali Socrate ed Eraclito,
GiambattistaVico eMaria Montessori ab-
bianoparlatodell’apprendimentocomedi
unprocessodi costruzione di significato, è
scritto da due docenti che ormai da anni
la praticano con entusiasmo, e spiega in
cosa consiste la
Flippedclassroom
, fornen-
do molti esempi e indicazioni pratiche
per utilizzarla.
La
Flipped classroom
(o Classe capovol-
ta) non è una teoria, ma unametodologia,
un approccio didattico alternativo che
rende più efficace il lavoro dell’insegnan-
te. Chiunque abbia a che fare con l’inse-
gnamento si pone probabilmente alcune
questioni: “l
’insegnante può riappropriarsi
del suo ruolo e allo stesso tempoparlare un
linguaggiopiùvicinoaquellodeglistudenti?
si possono sfruttare le informazioni già ac-
cessibili agli studenti attraverso i vari canali
digitali, a loro più familiari? può il docente
tornare ad essere una figura di riferimento
ed essere una guida capace di insegnare
ad apprendere da soli? si può fare inmodo
che i ragazzi si sentano più responsabili del
proprio apprendimento? come creare un
nuovo modello di apprendimento che ca-
valchi la tigredella tecnologia senza tentare
inutilmente di combatterla?
La
Classe capovolta
sembra essere una
risposta a questi interrogativi, di fatto in-
vertendo il luogo dove si segue la lezione
(a casa anziché a scuola) con quello in
cui si studia e si fanno i compiti (a scuola
invece che a casa). I ragazzi seguono a
casa le lezioni tramite video realizzati dai
docenti o che i docenti stessi hanno scelto
da Internet; poi studiano e si esercitano in
classe da soli o in piccoli gruppi, assistiti
dagli insegnanti che possono così perso-
nalizzare i loro interventi tenendo conto
dei ritmi e delle potenzialità di ciascuno:
esercitazioni, laboratori, compiti, risolu-
zione di problemi, studio di casi, attività
di approfondimento. Non si tratta di inse-
gnamento on line o a distanza, ma di una
metodologia che consente ai ragazzi di
studiare i video prima della lezione libe-
rando, in questo modo, tempo in classe
che può essere usato per rispondere alle
domande, organizzare lavori di gruppo
e per altre attività in cui l’allievo assume
ruolo di protagonista della propria for-
mazione. In tutto questo la presenza del
docentenon viene sminuita, anzi, è impre-
scindibile: egli mette a disposizione la sua
competenza di educatore che trasmette
non solo la propria conoscenza, ma an-
che la propria esperienza, che è capace
di astrarre i concetti, sa come organizzare
le informazioni disponibili per arrivare ad
un obiettivo e conosce la difficoltà insita
nell’apprendere, il che vale naturalmente
moltodi piùdi un semplice copia e incolla
di informazioni. Inquesto senso il docente
cambia il proprio ruolo, da intermediario
del sapere a facilitatore di un apprendi-
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