Monitoraggio dei dissesti al fine della salvaguardia della vita umana.

Il Servizio geologico effettua periodicamente rilievi strumentali sulle aree di frana di maggiore rilevanza del territorio regionale.

I dati acquisiti sono utilizzati per una migliore comprensione del modello geologico del dissesto, dei meccanismi che innescano i movimenti e quindi delle possibili opere di intervento.

I monitoraggi attivati hanno funzione di studio dell’evoluzione dei fenomeni e non di allerta.

Tra le metodologie di monitoraggio più diffusamente impiegate vi sono:

  • rilievi piezometrici in pozzo con centralina di registrazione, per ricostruire le oscillazioni della falda e verificare possibili correlazioni con i rilievi delle centraline idrometeorologiche o con i movimenti superficiali e profondi dei dissesti;
  • rilievi inclinometrici in pozzo (con strumentazioni fisse o con log periodici) e TDR, per individuare le deformazioni interne al corpo di frana e identificare la profondità delle superfici di scivolamento;
  • misure di elevata precisione di rete di capisaldi di superficie con rilievi di livellazione, topografici o GPS/GLONASS, per ricostruire le deformazioni avvenute in superficie, in punti significativi e rappresentativi del dissesto;
  • comparazione di modelli digitali del terreno ottenuti da scansioni laser;
  • rilievi geofisici;
  • analisi delle serie temporali di interferometria radar da satellite (InSAR), allo scopo di individuare i movimenti più lenti, e più difficilmente percettibili, dei versanti; questa tecnologia, sviluppata diffusamente negli ultimi anni, permette  di individuare anche situazioni di subsidenza naturale o antropica. Gli sviluppi futuri delle applicazioni inSAR appaiono estremamente promettenti: all’inizio del 2024 sarà avviata l’iniziativa congiunta  NASA e ISRO (Organizzazione per la Ricerca Spaziale Indiana) che prevede il lancio della missione satellitare NISAR. Per la prima volta saranno acquisite immagini radar in due lunghezze d’onda (banda L e banda S), consentendo una migliore penetrazione della vegetazione. I dati dovrebbero essere disponibili gratuitamente con tempo di rivisitazione delle immagini di 12 giorni.
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