Il Consiglio delle autonomie locali ha sottoposto ad un approfondito esame la deliberazione n.
797 della Giunta regionale che, in tema di inquinamento acustico, prevede gli standard regionali
per la predisposizione delle banche dati provinciali relative alle indagini ed agli studi
effettuati nel settore del rumore ambientale.
Già durante l’esame tecnico preliminare dei contenuti della deliberazione, condotto il 14
giugno dalla 3a Commissione, erano emerse osservazioni e richieste di chiarimenti poi ribadite
nella seduta del Consiglio delle autonomie locali del 28 giugno (vedi deliberazione CAL n. 30/2010)
I rilievi hanno riguardato, specificatamente, la mancanza di una visione strategica complessiva che individui chiaramente i compiti e il ruolo delle Province e dell’ARPA; la mancata previsione di un’adeguata formula finanziaria di sostegno, poiché le funzioni trasferite, se non adeguatamente supportate sotto il profilo economico, ben difficilmente riescono ad essere espletate in modo funzionale; la critica circa l’inutile gravosità dell’elaborazione di quattro distinte banche dati provinciali; la poca chiarezza circa il rapporto tra i compiti assegnati alle Province e i Piani comunali di zonizzazione acustica. Con riferimento a quest’ultimi, ci si è chiesto se, prima di diventare operativi, essi debbano sottostare al parere delle Province cui spetta il coordinamento in materia e se un Piano comunale possa o meno entrare in vigore anche in caso di divergenze con i Piani di territori limitrofi.
Nel corso della discussione, rilevato che i chiarimenti tecnici forniti dai funzionari, per quanto precisi e argomentati, non apparivano sufficienti a superare totalmente le perplessità e ritenuto opportuno acquisire sul punto una posizione delle Province condivisa e unitaria, il Consiglio ha rinviato l’espressione del parere.
Successivamente l’Unione delle Province del Friuli Venezia Giulia ha espresso con una nota il proprio parere favorevole condizionandolo, però, all’approvazione in sede di esame della legge regionale cosiddetta di manutenzione delle modifiche contenute in una proposta di emendamento all’a rticolo 18 e seguenti della legge regionale 16/2007 da loro presentata in cui, in particolare, si chiede che spetti all’ARPA la realizzazione e gestione della banca dati di riferimento (catasto delle sorgenti e misure ed il sistema di gestione documentale).
A conclusione di tale percorso, nella seduta del 20 luglio 2010, il Consiglio delle autonomie locali ha espresso all’unanimità parere favorevole sulla deliberazione, prendendo atto dell’assicurazione fornita dal funzionario regionale in merito all’accoglimento della proposta di emendamento formulata dall’ UPI (vedi deliberazione CAL n. 32/2010).