Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia

Applicare la Direttiva nitrati: un confronto

Applicare la Direttiva nitrati secondo un approccio equo e logico, salvaguardando e tutelando  l’attività  dell’agricoltura e della zootecnia.
E’ questo, in estrema sintesi, il verdetto di un tavolo tecnico tenutosi nei giorni scorsi nel palazzo della Regione a Udine presieduto dall’assessore regionale alle risorse agricole Claudio Violino, alla presenza dei funzionari della Direzione, dei tecnici dell’Ersa, dei direttori dei Consorzi di Bonifica Bassa Friulana e Ledra Tagliamento, dei rappresentanti delle Organizzazioni professionali agricole e dell’Università di Udine, Dipartimento di scienze agrarie e ambientali.
Il vertice verteva sulle modalità di attuazione della direttiva a seguito degli obblighi comunitari. Argomento, questo, che suscita l’apprensione degli agricoltori, che temono di subire ripercussioni sotto il profilo della produttività e paventano altresì la prospettiva di incorrere in salate sanzioni economiche in caso di trasgressione delle rigide norme europee.
Violino ha inteso rassicurare gli operatori di categoria, tracciando una linea che ha incontrato la condivisione dei presenti. “E’ necessario prendere atto del problema e individuare al più presto una soluzione, da concordare con l’assessorato all’ambiente. È evidente che il primo passo da compiere è capire esattamente quali siano i fattori di responsabilità di questa situazione, senza criminalizzare il settore agricolo.  L’obiettivo è predisporre un programma d’azione che non costituisca solo un vincolo, ma possa divenire anche un’opportunità di sviluppo. Nella nostra regione i problemi non saranno risolti agendo esclusivamente sulla zootecnia, ma valutando attentamente le azioni di altri comparti, con un approccio multidisciplinare”.
Risulta quindi evidente che per dare una risposta all’urgenza nitrati sarà necessaria un’a zione concertata tra i settori agricolo e ambientale, che dovranno indicare un percorso che consenta di adempiere agli obblighi comunitari garantendo, contestualmente, la massima protezione a un mondo, quello rurale, che, secondo Violino, “deve essere in ogni modo sostenuto e rilanciato, allontanando certe immagini stereotipate che lo hanno messo in cattiva luce”.

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