Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia

Questo incontro ha avuto  lo scopo di formare gli agricoltori in un più moderno ruolo di controllo e valutazione del processo di selezione delle produzioni locali l'incontro che l'ERSA, Agenzia regionale per lo sviluppo rurale, nei giorni scorsi ha programmato a Pozzuolo del Friuli, assieme alla delegazione del FVG dell'AIAB, Associazione Italiana Agricoltura Biologica. 
L'incontro aveva per protagonista il ricercatore Salvatore Ceccarelli che ha operato nell'ambito della FAO, in seno all'Agenzia che si occupa di ricerca applicata nelle terre aree aride e semi aride del mondo. Tema clou dell'evento è stato il miglioramento genetico partecipativo, ovvero l'ottimizzazione del compito che gli agricoltori hanno da sempre svolto nel settore primario: individuare le varietà e le metodologie colturali migliori rispetto alla ruralità locale, alle condizioni climatiche, alle caratteristiche del terreno, sperimentando direttamente gli effetti delle prove colturali.
L'incontro, è stato introdotto dal direttore generale dell'ERSA Mirko Bellini e dal vicepresidente regionale dell'AIAB Cristina Micheloni, mentre le conclusioni sono state tratte dell'assessore regionale alle Risorse rurali, agroalimentari e forestali Claudio Violino.
Le motivazioni dell'incontro nascevano dall'aumentata vulnerabilità delle specie da coltivare, dall'impoverimento del patrimonio genetico e dall'imprevedibilità delle variazioni climatiche che caratterizzano l'agricoltura dei giorni nostri.  Tutti  fattori, che se considerati nel loro insieme, obbligano al ripensamento dei metodi convenzionali di miglioramento genetico.
L'obiettivo che l'ERSA si è posto, è quello di coinvolgere gli agricoltori direttamente nella sperimentazione affinché tenga conto delle recenti tendenze dell'agricoltura, non soltanto biologica, a ridurre gli interventi chimici sulle colture, concorrendo nel contempo a perseguire un'attività di lavorazione dei campi sostenibile. Il relatore Salvatore Ceccarelli, ha  proprio al suo attivo proprio la definizione delle linee guida del miglioramento genetico partecipativo. Infatti, ha messo in pratica tale metodo operativo nella ruralità, ottenendo risultati positivi in Etiopia, in Eritrea e nel Sud del Mediterraneo.